sabato 7 giugno 2008
sanità: agrigento: lunghe fila anche per una urinocoltura
Da quanti anni ci promettono che le liste di attese negli ospedali, nei laboratori di analisi, nei vari centri medici pubblici verranno abbattute ? Da quanto tempo si grida allo scandalo perchè per fare una tac in un ospedale occorre aspettare anche sei mesi? Ebbene adesso la fila dovremo farl anche nei laboratori privati, oltre che in quelli pubblici. Il ministero della sanità dice che la Regione Sicilia ha un deficit enorme e deve realizzare un piano di rientro. Deve rientrare, cioè dentro i parametri di spesa stabiliti dalla legge. E allora cosa credete che abbia fatto l'ex assessore regionale alla sanità Lagalla ? Pensate che abbia ridotto lo stipendio ai manager che in Sicilia spendono troppo ? assolutamente no ! Ha deciso con alcuni decreti di tagliare il budget annuale che viene dato ai laboratori esterni convenzionati. Avranno il 40% in meno rispetto al 2005. Sapete come distribuiscono questi soldi ai vari gestori dei laboratori ? Non in base al numero delle prestazioni, ma su una cosa che chiamano "storicità". Cioè se dieci anni fa il tale laboratorio dichiarava un certo fatturato, allora dalla Regione riceveva un certa cifra e la cosa continua in questi termini da diverso tempo. Poco importa se negli anni successivi i bilanci di quel tale laboratorio sono ormai molto diversi. Comunque, a seguito dei tagli suddetti, gran parte dei laboratori di analisi e di altri specialisti convenzionati esterni della nostra provincia è costretta a limitare il numero giornaliero delle stesse prestazioni, introducendo le “liste di attesa” per potere garantire la continuità del servizio.I gestori dei laboratori non vogliono sforare l'ammontare dell'accreditamento regionale, non vogliono cioè dare più prestazioni di quelle che la regione intende pagare. Infatti eventuali prestazioni convenzionate rese oltre i tetti di spesa assegnati, non verrebbero remunerate, con il conseguente danno economico alle strutture. Così hanno fatto un calcolo e ciascun gestore ha deciso quanti utenti esentati intende servire ogni giorno.
Di conseguenza, gli assistiti, che fino ad ora hanno usufruito senza attese e
gratuitamente del servizio reso dagli specialisti convenzionati, saranno costretti a
tempi di attesa via via più lunghi per potere accedere a visite specialistiche e
prelievi di sangue. Il presidente del tribunale dei diritti del malato, Roccaro, (vedi foto) mi ha detto oggi che ha già ricevuto le prime segnalazioni da parte della gente. A Casteltermini ad una signora che è andata per un prelievo in un laboratorio privato, hanno detto di tornare a luglio. La signora è costretta a pagare la prestazione, se vuole fare prima. Queste strutture garantiscono l’80% delle prestazioni sanitarie in Sicilia, con un costo di 320 milioni, il restante 20% è internalizzato e costa 300 milioni di euro. E' incredibile ! I rapporti tra i gestori di queste strutture private e la Regione non sono per niente facili. In Sicilia i laboratori privati convenzionati sono 1560 e in provincia di Agrigento 82. Per essere accreditati bisogna avere una struttura in regola rispetto agli standard stabiliti per legge. Ogni anno una unità mobile della Regione fa i controlli e se la struttura ha qualcosa che non va perdi l'accreditamento, cioè la Regione non ti da un centesimo. L'anno scorso i controlli dovevano essere fatti prima del 28 giugno. Ci hanno detto che, però, l'unità mobile in alcuni laboratori della provincia è andata dopo quella data. Ebbene, quei laboratori hanno perso l'accreditamento, come se la colpa del ritardo fosse tutta loro e non dei controllori. Solo dopo un pò di carte bollate, il provvedimento è stato rivisto. Comunque in provincia ci sono 32 strutture che nel 2007 non hanno avuto l'accreditamento e sono in causa con la Regione.
“In Sicilia diamo lavoro a 18 mila padri di famiglia – ha detto Domenico Marasà presidente regionale del coordinamento di tutela diritti sanità in una conferenza stampa (vedi foto)– Dopo gli ultimi provvedimenti adottati dalla Regione, già qualcuno ha deciso di licenziare parte del personale e altri potrebbe essere costretti a farlo nei prossimi mesi”. Per la sanità paghiamo sempre di più, ma il servizio non solo fa già schifo, ma peggiora di anno in anno. Davvero al peggio non c'è mai fine.
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