martedì 20 maggio 2008

agrigento: il piano dell'ente parco: al cittadino non far sapere. Il colpo di mano del governo dei tecnici





Stamani il consiglio dell'ente parco, chiamato a discutere ed approvare il piano del parco archeologico, ha deciso di stralciare gli articoli riguardanti la viabilità nella Valle dei Templi che prevedeva tra l'altro di chiudere e smantellare lunghi tratti della via panoramica dei templi e un tratto della statale 118 prossimo alla via sacra. Questo non significa che il piano è stato bocciato, ma solo che ogni decisione è stata rinviata. Vorrei però a questo punto sottolineare che il rischio è stato notevole. Avrebbero davvvero potuto sconvolgere la viabilità di collegamento tra la città e il lido di San Leone per mettere la Valle in una campana di vetro, recintarla e costringerci a fare lunghissimi giri in macchina per raggiungere il mare. Gran parte del traffico infatti sarebeb stato convogliato in via Gela, ad esempio, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare. Nella cartina che riportiamo, i tratti dell'attuale viabilità che il piano prevede di smantellare sono indicati con il colore giallo. Un primo tentativo di approvare il piano, approfittando del fatto che la gente era al mare, lo stavano già facendo i soliti noti il 14 luglio del 2007. Ma il tentativo venne per fortuna sventato. Hanno fatto di tutto anche nei mesi successivi di non far troppo circolare gli elaborati e soprattutto hanno evitato che i cittadini venissero a conoscenza del piano della viabilità nella Valle. Sapevano bene che i cittadini avrebbero fatto le barricate contro la decisione davvero folle di chiudere le uniche due strade che collegano la città al lungomare. Soltanto di recente anche il consiglio comunale si è interessato della vicenda. Ma per molti e molti mesi consigleiri e assessori non si sono interessati per nulla della questione. I rappresentanti del Comune e quelli della provincia non partecipavano neppure alle riunioni. Finalmente a pochi giorni dalla riunione del consiglio del parco che aveva all'ordine del giorno la decisione di deliberare sul piano, i consiglieri comunali hanno approvato un atto di indirizzo per chiedere al Sindaco di opporsi all'incredibile decisione di chiudere e smantellare lunghi tratti della via panoramica dei templi e della statale 118. Inoltre ieri è stata organizzata una seduta aperta del consiglio comunale (nella foto) per esaminare insieme ai dirigenti dell'ente parco,ai professionisti, alle associazioni e ai cittadini gli articoli del piano più controversi. Adesso però altri ritardi non sono giustificabili. Occorre vigilare. Il territorio è dei cittadini, non accettiamo che alcuni tecnici si chiudano in una stanza e senza alcuna reale conoscenza del territorio prendano decisioni destinate a danneggiare decine di migliaia di agrigentini. Non abbassiamo la guardia. Il governo di tecnici non prevarrà.
p.s. Attenti: dopo l'approvazione del parco ci sarà la spartizione dei vari servizi tra le varie associazioni ambientaliste e tra tanti soggetti che nasceranno per l'occasione per mettere le mani sui tanti e tanti milioni dei fondi europei. Facciamo in modo che tutto avvenga nella massima trasparenza.

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1 commento:

Unknown ha detto...

Caro Elio
seguo il tuo blog quasi quotidianamente e lo apprezzo molto. So che sei animato da spirito civico e da un amore per la nostra città che mi fa sentire in comunione con te. Devo però intervenire su quanto scrivi a proposito del piano del parco perché l'accusa che muovi al consiglio del parco di volere fare passare sulla testa dei cittadini scelte che li riguardano direttamente, è del tutto infondata. Le occasioni nelle quali il piano è stato sottoposto all'attenzione dei cittadini, delle forze politiche, delle associazioni, degli ordini professionali non si contano più e le volte in cui i progettisti sono venuti ad Agrigento per illustrare il piano è un film che ho visto un sacco di volte. Sostenere che si volesse adottare il piano in modo subdolo a luglio mentre gli altri sono al mare, è una trovata del tutto destituita di fondamento, che serve ad alimentare diffidenza e ti connota come agente di sfiducia che vede le istituzioni sempre e comunque come inaffidabili quando invece ad Agrigento dobbiamo imparare la cultura delle scelte condivise e partecipate. Il piano del Parco prevede scelte importanti ma prevede che queste scelte debbano essere ponderate e condivise e il Consiglio è fatto da tecnici, politici, rappresentanti di istituzioni e rappresentanti di associazioni di cittadini e ha, dunque, una composizione eterogenea che ne ha assicurato in questi anni una articolazione, sensibilità e attenzione ben lontani dalla immagine che, con il tuo intervento purtroppo così condizionato dalla diffidenza acritica, dipingi. L'ultima decisione di stralciare la parte relativa alla mobilità è una ulteriore testimonianza della estrema sensibilità del consiglio verso i principi della partecipazione e della condivisione. Principi di partecipazione e condivisione che dovremmo tutti quanti, come cittadini, mettere al primo posto per essere cittadini maturi. Se invece vogliamo rimanere in una condizione di minorità possiamo anche continuare a propalare diffidenza e accusare chicchessia di secondi fini. Naturalmente non credo sia questa la strada giusta.
Con stima immutata,
Gaetano Gucciardo