martedì 6 maggio 2008
agrigento: gazebo: i perdigiorno hanno vinto
COMUNE DI AGRIGENTO
Ufficio di staff e Gabinetto del Sindaco
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COMUNICATO
DIVERSA SOLUZIONE PER IL GAZEBO DI PIAZZA SINATRA
Qualche giorno fa gli organi di informazione si sono occupati del montaggio di un gazebo ligneo per servizi turistici, installato nel marciapiede-piazzuola a sud della piazza Sinatra.
Poiché il progetto relativo era datato da tempo e provvisto di tutti i crismi della legalità, l'Assessore comunale per il turismo, Settimio Biondi, per le proprie competenze di esecutività delle opere già programmate, varate e finanziate, e per il principio della continuità amministrativa (per cui non giova alla vita della Città che il successore di un incarico amministrativo revochi o sospenda sine die l’opera dei suoi predecessori) ha assunto una posizione favorevole all'installazione.
“Ciò – sostiene l’Assessore – per evitare il cosiddetto gioco dei tempi, per cui spesso e volentieri l'oggi revoca lo ieri, e il domani viene per ciò stesso autorizzato a revocare l’oggi. Se critiche sostanziali e collaborative andavano mosse, si sarebbero dovute muovere a suo tempo, quando il progetto è stato immaginato, avviato e portato in essere tanto sul piano finanziario che dei relativi e già concessi nulla osta.”
L'assessore Biondi ricorda a tal proposito che la filosofia locale del “proporre per revoche” ha già nel passato intralciato e neutralizzato pesantemente la Città: vedere, ad esempio, l'incapacità di spendere lo stanziamento regionale per il centro storico di Agrigento, non certamente perseguito con malizia ma determinato da una mentalità che non si esime non già dal discutere di tutto (il che è anzi positivo e costituisce il paradigma dell'intelligenza agrigentina) ma riprincipia sempre a ridiscutere del discusso.
L'assessore Biondi, quindi, contemporaneamente alla sua presa di posizione, ha convenuto urgentemente di incontrare la Soprintendente per i beni culturali ed ambientali, Gabriella Costantino, ed, indipendentemente da tale incontro, ha verificato se l'installazione del gazebo avesse rispettato al centimetro la relativa autorizzazione rilasciata a suo tempo. Dall'esame cartografico si è visto che in effetti il montaggio della struttura lignea sarebbe dovuto avvenire ad alcuni metri dal luogo in cui è effettivamente sorto, e cioè alla sua destra: esattamente a 5 metri dalla parete del palazzo Vita. Tale ubicazione avrebbe arrecato un minore impatto visivo, a tutto vantaggio della fruizione paesaggistica.
Il dirigente tecnico del Comune, Giuseppe Principato, si è immediatamente attivato per assicurare tale spostamento, mentre tra la soprintendente Costantino e l'assessore Biondi si è concordata una visita sopraluogo, svoltasi immediatamente alla presenza di tecnici della Soprintendenza e del Comune. Poiché il gazebo andava in ogni caso spostato, si è concordato di farne recedere l'impianto, addossandolo alla parete sud del Museo civico, per modo di lasciare del tutto libero lo scenario paesaggistico della piazzola, che verrà esclusivamente dotata di alcuni sedili, facendo anche a meno delle previste relative coperture, poco utili a ripararli dalla pioggia ma ingombranti per la vista del panorama.
L'assessore Biondi si è impegnato inoltre a far rimuovere, mediante un intervento dell'Assessorato per l’ecologia e l’arredo urbano, diretto da Rosalda Passarello, i cassonetti della spazzatura dal lato sud a quello nord della via Porta di Mare-Nenni, in modo da rendere più "pulita" la vista verso la Valle. Ha anche esternato la propria intenzione di far rimuovere la pensilina abusiva della fermata del servizio pubblico, che costituisce certamente una “quinta” di disturbo per chi guarda la Valle. Nel contempo ha trovato nell'Assessore alla polizia urbana, Franco Iacono, la più immediata disponibilità circa l'installazione del gazebo a sud del Museo civico, sacrificando due posti-macchina nell’area di parcheggio.
“La soluzione complessiva raggiunta – commenta Biondi – consente di fissare alcune considerazioni. Innanzi tutto i buoni rapporti intercorrenti tra Soprintendenza e Comune hanno permesso il raggiungimento speditivo di una soluzione che, se affidata al burocratismo delle carte e non alle ispezioni "in loco" e "de visu", avrebbe richiesto tempi scoraggianti. In secondo luogo, giovarsi della sensibilità della Soprintendenza ha permesso di individuare una soluzione condivisibile per tutti: opinione pubblica e amministrazioni interessate. In terzo luogo si è voluto dimostrare che l'Amministrazione comunale intende salvaguardare gli interessi oggettivi delle cose cittadine, nonché i pareri ed i desideri della stampa e dei cittadini, non già attraverso il desistimento e il disarmo delle iniziative già cantierate, ma attraverso una ricerca di soluzioni più rispettose e rispondenti.”
6 maggio 2008
Commento: Lasciatemi esprime tutta la mia soddisfazione per avere vinto questa battaglia. Basta leggere anche quello che ho scritto su questo blog lo scorso 2 maggio, per verificare che tutto quello che avevamo anticipato si è realizzato.
All'assessore Biondi vorrei dire:
1) Se un successore si rende conto che il suo predecessore ha operato male, deve perseverare anche lui nell'errore ? Errare è umano, perseverare diabolico.
2) L'assessore giustifica così la sua decisione:"Poiché il progetto relativo era datato da tempo e provvisto di tutti i crismi della legalità, l'Assessore comunale per il turismo, Settimio Biondi, per le proprie competenze di esecutività delle opere già programmate, varate e finanziate, e per il principio della continuità amministrativa (per cui non giova alla vita della Città che il successore di un incarico amministrativo revochi o sospenda sine die l’opera dei suoi predecessori) ha assunto una posizione favorevole all'installazione.
“Ciò – sostiene l’Assessore – per evitare il cosiddetto gioco dei tempi, per cui spesso e volentieri l'oggi revoca lo ieri, e il domani viene per ciò stesso autorizzato a revocare l’oggi".
Mi domando perchè allora non ha dato esecuzione al protocollo d'intesa denominato "Gli eventi nella Valle" ? Quel protocollo (grazie al quale oggi avremmo un finanziamento di un milione e duecento mila euro a disposizione per realizzare ottanta eventi estivi) era stato firmato dall'ex assessore al turismo Paolo Minacori. Per coerenza con quello che afferma, l'assessore Biondi avrebbe dovuto dare in tempo esecuzione per continuità amministrativa a quella decisione. Volesse il cielo, che l'avesse fatto!
3)Biondi sostiene inoltre che "Se critiche sostanziali e collaborative andavano mosse, si sarebbero dovute muovere a suo tempo, quando il progetto è stato immaginato, avviato e portato in essere tanto sul piano finanziario che dei relativi e già concessi nulla osta.”
Purtroppo non sapevamo proprio nulla di questa decisione del Pit. Non è stata data alcuna notizia alla stampa della decisione di realizzare quella struttura in quel posto. Solo quando l'abbiamo vista bella e montata, abbiamo immediatamente protestato. Nelle stesse ore in cui veniva montato. Mentre, se chi aveva le carte le avesse guardate prima, avrebbe visto anche in tempo utile che avevano montato il gazebo sul lato opposto, rispetto a quello stabilito dagli uffici.
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