Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
"Nel dicembre 2006 acquistiamo casa.
Pochi mesi dopo prepariamo il trasferimento.Nessun problema per le volture di luce e spazzatura: effettuate (inizi del 2007) in tempo reale e senza pagare nulla, come è giusto che sia.
Comincia invece una vera e peropria odissea per il contratto idrico che ci ha portato via molto tempo e soprattutto denaro.
All'ufficio idrico ci comunicano che dobbiamo innanzitutto pagare euro 100,00 come sanzione amministrativa per non avere effettuato la richiesta entro tre mesi dall'acquisto della casa: così dispone un nuovo provvedimento, in vigore da circa un anno, approvato dalla vecchia giunta comunale (uno degli ultimi atti della giunta Piazza), di cui credo nessuno sia al corrente e di cui comunque nessuno ci aveva informati. Una sanzione assolutamente iniqua, che lede la libertà del cittadino e il suo diritto a cambiare casa solo nel momento in cui lo ritenga opportuno.
Ci dicono poi di versare 70,00 euro come cauzione.
Ma non è finita qui. Ci viene altresì comunicato che dobbiamo effettuare un versamento di euro 50,00 su c/c intestato al Comune di Agrigento, per il sopralluogo del "fontaniere"! Altra tassa esosa ed iniqua, tanto più che tale sopralluogo non è mai stato effettuato !!! Infatti, per una procedura quanto mai strana, ci viene detto che dobbiamo essere noi a recarci nell'ufficio idrico (che si trova nell'ex palazzo di giustizia, in via Atenea), contattare il fontaniere e fissare un appuntamento: cosa che, a nostro parere, dovrebbe avvenire automaticamente tramite ufficio! Comincia, così, la lunga ed estenuante ricerca di un fontaniere fantomatico, sempre irreperibile, mai presente in ufficio nei giorni e nelle ore che ci avevano indicato come quelli di ricevimento del pubblico.
Finalmente, nel mese di luglio, riusciamo con uno stratagemma (fingiamo di avere un appuntamento con un'impiegata del Comune: a che cosa siamo ridotti!), ad introdurci negli uffici del Comune e ad incontrare il misterioso fontaniere che "casualmente" si trovava in ufficio. In un italiano molto stentato, infarcito di termini volgari, ci dice che dobbiamo versare altre 100,00 euro su c/c intestato al Comune, per l'istallazione di un nuovo contatore idrico, al cui acquisto dobbiamo provvedere noi e di cui ci traccia uno schizzo su un foglio. Ancora spese! Il fontaniere fissa inoltre il giorno in cui verrà ad istallare il nuovo contatore. Ma il giorno stabilito (siamo nella seconda metà di luglio del 2007) del fontaniere non vediamo neppure l'ombra. Telefoniamo in ufficio: ci rispondono che l'impiegato è in malattia . Trascorre tutta l'estate e noi sempre ad aspettare. Nei primi di settembre, casualmente, incontriamo per strada il fontaniere: gli facciamo le nostre dovute rimostranze e lui ci assicura che verrà di lì a pochi giorni. Stavolta mantiene la parola, si presenta puntualmente , installa il contatore...e sbaglia a scrivere il nome sul contratto!Ci dice, infine, di andare a ritirare il contratto all'ufficio idrico dopo alcuni giorni. Cosa che facciamo, ma all'ufficio idrico ci dicono che dobbiamo versare euro 5,00 per la chiusura della pratica!
Riepilogo delle spese: euro 70,00 come cauzione; euro 100,00 di sanzione amministrativa (ingiusta!); euro 50,00 per il sopralluogo (mai effettuato!), euro 100 per l'istallazione e la suggellatura del contatore (effettuato dopo molti mesi e dietro nostre continue insistenze); euro 40,00 per l'acquisto del nuovio contatore; euro 5,00 per la chiusura della pratica. Totale euro 365,00. Tempo trascorso: sei mesi. Se questa è democrazia!"
Una cittadina agrigentina esasperata.
Aggiungiamo noi: a cui il Sindaco dovrebbe chiedere scusa.
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