mercoledì 13 febbraio 2008

agrigento:consiglio provinciale: la mafia? non so, non mi sono preparato.



Se vai ad una seduta del consiglio provinciale sulla lotta alla mafia, il minimo che ti aspetti ( considerando che sai che parteciperanno anche il Prefetto, il Questore, il mondo dei sindacati e quello delle associazioni)è che qualcuno ti dica cosa hanno fatto tutti quegli eletti del popolo in questi cinque anni contro le cosche, come hanno gestito i servizi pubblici, il denaro pubblico, gli appalti, per contrastare il tentativo delle cosche di mettere mano alle risorse statali, condizionare la macchina burocratica, intimidire i politici e altro. Invece ti tocca stare ad ascoltare la solita retorica senza costrutto. Poteva essere, insomma, l'occasione per presentare alla cittadinanza un bilancio dell'attività dell'ammnistrazione provinciale e del consiglio da far conoscere anche al nuovo Prefetto, da lasciare in eredità al prossimo consiglio provinciale.Intanto mi sarei aspettato anche degli interventi più meditati e preparati, accompagnati da dati, un minimo di analisi, indicazioni. Macchè, i ragazzini del parlamento della legalità si preparano molto meglio quando devono parlare del fenomeno mafioso. Il Prefetto infatti ieri durante il suo discorso di mezz'ora ha citato solo l'intervento del presidente provinciale della Confindustria Giuseppe Catanzaro,che è stato il solo a parlare chiaro, citando fatti e circostanze concrete, evitando circonlocuzioni e slogan inutili. il Prefetto non ha potuto riprendere nessuno degli interventi dei consiglieri e degli altri che hanno preso la parola, perchè non c'era proprio nulla da rilevare. Sembrava non avere altri interlocutori, se non Catanzaro. Un pò si è distinto Enzo Fontana -che ieri ha dato ledimissioni da presidente - che l'intervento l'ha diligentemente preparato e qualcosa ha presentato della sua azione politica, nel poco tempo a disposizione. Insomma un'occasione mancata. Per fortuna comunque il discorso del Prefetto Postiglione ha elevato il tono di una seduta mediocre, caratterizzata tra l'altro dai soliti fenomeni poco edificanti: metà dei partecipanti che vanno via dopo appena un'ora ( giusto il tempo di far vedere che loro c'erano) e altri che stazionavano nel corridoio aspettando di rientrare quando sarebbe intervenuto il proprio compagno di partito o il Prefetto.La gente comune non c'era. Chissà perchè!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Con molto dispiacere, devo constatare, che tutti i TG locali hanno trasformato la seduta contro la mafia, del consiglio provinciale, in una seduta promozional-elettorale, per l' "addio" del presidente Fontana.