Conosco Carmelo Callari da un'eternità. Andavamo alla scuola elementare quando ci vedevamo con tanti altri ragazzi ogni pomeriggio nel piccolo rettangolo della piazzetta Ina Casa per giocare a pallone, lontani dalle macchine e sotto gli sguardi premurosi dei genitori. Ha sempre avuto questo sorriso aperto e una cordialità spontanea. Che qualcuno l'abbia preso di mira e abbia incendiato un cancelletto della sua casa, mi amareggia quindi profondamente.Dopo Traina e Iacono, hanno quindi deciso di intimidire Callari. Il presidente del consiglio provinciale è stato sino ad oggi molto vicino a Marco Zambuto, non ha mai nascosto di essere favorevole e persino di sostenere molte iniziative realizzate dal Sindaco. Mi pare dunque ovvio che gli organizzatori di queste intimidazioni abbiano colpito Callari per mandare un altro segnale all'amministrazione Zambuto. Prima di Carmelo, infatti, hanno cercato di spaventare gli assessori Traina e Iacono, inviandogli pallottole e minacce. Sono tempi tristi per la vita politica agrigentina.
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