mercoledì 6 febbraio 2008

agrigento: i libri ? carta straccia secondo gli amministratori


Nel romanzo di Umberto Eco "Il nome della rosa" un frate del medioevo nascondeva i libri e uccideva chi aveva letto qualche libro che non doveva neppure sfogliare. Ad Agrigento i nostri amministratori fannno di peggio: lasciano chiuse per mesi le biblioteche, trattano peggio della carta straccia antichi documenti, aprono solo per poche ore la settimana rinomate biblioteche regionali.
Andiamo per ordine.
Biblioteca comunale Franco La Rocca(nella foto, interni): trasferita dal viale della Vittoria nell'ottobre scorso nell'ex archivio notarile, è ancora chiusa.Il comune per quattro mesi non ha pagato alla ditta De Francisci alcune fatture. Gli operai allora hanno chiuso il cantiere ad ottobre, senza neppure ripulire gli ambienti dove hanno lavorato, lasciando calcinacci dentro e fuori l'edificio. Adesso finalmente riprenderanno a lavorare perchè i soldi sono arrivati. Ma state pur certi che riusciranno i dirigenti del Comunea a prolungare l'attesa. L'ufficio tecnico comunale deve fare da quattro mesi una perizia di varienta per 12 lucernai.Poi quando i lavori finiranno, bisogna fare naturalmente i collaudi e poi bisogna ottenere i certificati di agibilità dai Vigili del Fuoco e altre certificazioni dall'Asl.Aggiungo che se intanto i libri sono stati in gran parte sistemati negli scaffali è solo per lo spirito missionario del dovere degli impiegati- bibliotecari, i quali si sono sostituiti agli operai ditta che ha effettuato il trasloco. L'appalto relativo al trasloco, infatti, non descriveva nel dettaglio cosa gli operai dovevano fare, così molti scatoloni sono stati accatastati in alcune stanze e i bibliotecari hanno poi sollevato e trasportato da una stanza all'altra, da un piano all'altro,(l'ascensore ancora non funzina) centinaia di scatoloni pieni di libri. Ecco come il Comune tratta questi impiegati di concetto. Già a novembre i bibliotecari hanno terminato il loro lavoro, ma non possono ancora svolgere il loro regolare servizio fino a quando non verranno completati lavori e collaudi. In un articolo apparso oggi sul giornale di sicilia descrivo altre vicende della biblioteca.
Archivio storico comunale e provinciale: è una vergogna. Migliaia di documenti sono da tre anni collocati dentro scatole varie nella stanza di un fatiscente antico ed umido palazzo del centro storico. In due anni non sono riusciti a dare una sistemazione degna a questo importante centro culturale.Mi meraviglio che l'assessore Biondi che per anni ha diretto questo servizio, non si occupi della vicenda. Ho paura che molti documenti sono già andati perduti.Gli studiosi intanto non possono naturalmente accedere. Gli addetti fanno altro perchè il servizio non funziona.L'archivio storico della Provincia invece è sparito perchè molti documenti sono stati buttati via perchè ritenuti carta straccia durante l'ultimo trasloco avvenuto poco meno di dieci anni fa.
Biblioteca Lucchesiana. Sono stati spesi miliardi su miliardi ma serve solo a conservare l'immenso patrimonio librario lasciatoci nel Settecento da Monsignor Lucchesi Palli. Più che una biblioteca è un museo che puoi andare a visitare. Gli studiosi infatti vi vengono ammessi solo due volte la settimana per sei ore complessivamente. Questa è la politica culturale del Comune e della Regione, ma non da ora: spendono milioni di euro per convegni a cui partecipano quattro gatti e, per evitare figuracce, cercano di riempire la sala invitando le scuole; cosi alcune centinaia di studenti possono fare vacanza e bivaccare, e sono costretti ad ascoltare relazioni di cui non gliene può fregare di meno, ma che torneranno economicamente utili agli insegnanti che per aver partecipato all'evento guadagneranno qualcosina.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Egregio Sig. Elio Di Bella,
mi chiamo Giovanni e sono un agrigentino innamorato e nello stesso tempo deluso della sua città. Ho trovato il suo blog e devo dire che a volte dice cose interessanti, ma questa volta no. Ma le sembra il caso di lamentarsi per i libri che sono l'ultimo problema della nostra città, quando abbiamo problemi seri di disoccupazione, di servizi, di mala sanità ecc.?
Spero voglia gradire il mio intervento anche se polemico.
Saluti.
Giovanni

Anonimo ha detto...

Signor Giovanni, mi perdoni, ma considerato che sono stati stanziati milioni di euro negli anni è legittimo chiedere dhe vangano spesi in maniera responsabile? Si, Agrigento ha ANCHE altri problemi, ma i problemi si possono affrontare solo uno alla volta.