mercoledì 10 giugno 2015

Sulla Differenziata Firetto può fare di più

Alla fine la montagna ha partorito un topolino.

Parliamo della montagna di chiacchiere sulla raccolta differenziata ad Agrigento.

Quando nell’agosto del 2013 il servizio della raccolta dei rifiuti tornò al Comune, l’ex Sindaco Zambuto annunciò trionfalisticamente: “Innanzitutto avvieremo la raccolta differenziata attraverso la quale possiamo tutti contribuire a salvaguardare l’ambiente”. E aggiungeva: “il Comune potrà risparmiare sui costi di smaltimento dei rifiuti: meno rifiuti indifferenziati si portano in discarica meno si paga per il loro smaltimento e pertanto più è alta la percentuale della differenziata più bassa sarà la tariffa che le nostre famiglie dovranno pagare”.

Sono trascorsi due anni durante i quali abbiamo assistito ad un consiglio comunale aperto su questo tema con la presenza di deputati ragionali e nazionali. Hanno messo su al Comune anche un tavolo tecnico per stabilire se realizzare il servizio in house o affidandolo ad una ditta esterna, hanno pagato un esperto per redigere il bando.

Alla fine abbiamo avuto un bando con cui su indicazione dell’ Amministrazione Comunale si stabilisce che “solo una frazione avente una popolazione di circa 5000 abitanti, verrà effettuato un servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti in forma differenziata col metodo porta a porta.

Il servizio prevede raccolta delle seguenti frazioni: RSU Residuale indifferenziato, organico umido, Carta e cartone, Plastica, tetrapak, Vetro”. Quindi la ditta che di recente ha vinto la gara per un importo di euro 16 milioni l’anno per un biennio, organizzerà un servizio di raccolta differenziata porta a porta solo per circa 5000 abitanti. Tutto qui.

Il bando è stato approvato quando c’era in carica il commissario, ma prevede che il Comune possa richiedere la “variazione delle modalità di esecuzione dei servizi previsti e/o la loro integrazione o modifica”. Potrà e vorrà allora il nuovo Sindaco di Agrigento ampliare la platea degli utenti che godranno del servizio di raccolta differenziata ? sì perché tra le variazioni il bando prevede proprio “l’estensione della raccolta differenziata domiciliare ad aree in cui non era inizialmente prevista”. Provveda dunque il Sindaco Calogero Firetto ad esplorare con i suoi assessori questa possibilità storica per Agrigento. Sarebbe opportuno anche prevedere che dalla vendita delle frazioni di differenziata il Comune possa trarre profitti, grazie a cui si potrebbe abbassare la tariffa che gli agrigentini pagano, come già aveva sottolineato l’ex Sindaco Marco Zambuto. Il movimento cinque stelle che sulla differenziata conduce in tutta Italia una lotta serrata, certamente è in prima fila ad Agrigento nel chiedere l'estensione del servizio. Elio Di Bella

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