lunedì 28 novembre 2011
AGRIGENTO. I QUAQUARAQUA' DELLA POLITICA AGRIGENTINA
E’ vergognoso lo spettacolo che di sé sta dando l’attuale classe politica agrigentina. E non ci riferiamo solo alle indagini in corso, che hanno persino meritato l’attenzione delle Iene. Ciò che soprattutto non ti aspetti è che taluni agrigentini, che fino all’altro ieri hanno meritato la stima di tanti per l’impegno nella loro vita professionale e nella società civile, entrati in politica, a qualsiasi ruolo, ci hanno sorpresi molto negativamente per gli atteggiamenti che hanno rivelato. Un caso per tutti, purtroppo molto comune, è quello del voltafaccia vergognoso in virtù del quale tanti tra coloro che passano da una coalizione ad un'altra (ma forse è meglio dire dal servire un padrone a servirne un altro) si affrettano a comunicarci che sono stati per qualche mese o per qualche anno in compagnia di pessimi soggetti e in poche righe esprimono giudizi duri nei confronti del partito in cui hanno militato. Nel momento in cui erano stati inseriti in una lista o avevano ricevuto un incarico politico o amministrativo, avevano espresso apprezzamenti lusinghieri verso i “padrini” che avevano favorito il loro successo. Quando poi ( neppure tanto tempo dopo) hanno deciso di abbandonare il partito in cui avevano deciso di militare, si sono affrettati a farci sapere che stavano lasciando un’esperienza indecente e che finalmente avevano trovato la strada giusta. C’è persino chi ha prima lasciato un partito, ha deciso poi di militare in un altro ed ha poi avuto un ulteriore ripensamento tornando al primo amore e dichiarando di non averlo in realtà mai abbandonato. A tutti costoro diciamo: vergognatevi ! La verità purtroppo è che non credete in niente. Le vostre scelte sono dettate da interessi spesso meschini. Vi offrite al migliore offerente, tradendo la fiducia di amici ed elettori. Come direbbe Sciascia, non sono uomini ma quaquaraquà.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Vero, verissimo!
Mi piacerebbe sottolineare che questi quaquaraquà sono l'espressione di una cittadinanza meschina che si nasconde all'ombra dei favori. Ad Agrigento la gente libera è veramente poca, molti stanno zitti perché hanno goduto di qualche favore oppure perché temono di non poterne godere. Che tristezza.
GS
Posta un commento