domenica 10 gennaio 2010

agrigento: riscaldamenti in primavera per i bambini di villaseta. Hanno fregato i tubi

Per oltre dieci anni hanno subito il danno di stare al freddo. Adesso al danno si è aggiunta la beffa. Spariti duecentocinquanta metri di tubi di rame del vecchio impianto di riscaldamento della scuola elementare “Alessio Di Giovanni” di Villaseta. “C’erano quando abbiamo fatto il sopralluogo”, assicura l’assessore comunale ai lavori pubblici Buscaglia. Gli operai della ditta che si sono occupati della realizzazione dell’impianto però non li hanno trovati. Dopo due mesi di lavori, attesi da diversi anni, finalmente mancava davvero poco alla inaugurazione dell’impianto. Era stata istallata la caldaia ed erano stati fissati alle pareti delle aule e degli uffici i radiatori. Arrivati però nel sottopasso della scuola dove si dovevano trovare i tubi dell’impianto, si è scoperto che erano arrivati prima degli operai i ladri di rame. “Con il finanziamento che abbiamo garantito alla scuola per la realizzazione dell’impianto siamo in condizione di fornire la nuova tubazione”, assicura l’assessore Buscaglia. Intanto però gli scolari di Villaseta dovranno stare ancora qualche altro giorno al freddo. “Pochi giorni – sostiene l’assessore – I lavori non dureranno molto e presto l’impianto entrerà in funzione”. La vicenda però alimenta la preoccupazione più volte manifestata dalla dirigente della scuola Maria Giovanna Cassaro sulle precarie condizioni di sicurezza dell’istituto. Il sottopasso in cui si trovavano i tubi rubati doveva essere protetto meglio, come chiedeva da tempo al Comune la dirigente. Molte le lettere, le richieste anche alle massima autorità presentate dalla dirigente scolastica anche alle massima autorità cittadine per mettere al sicuro la scuola. Si può facilmente accedere ad esempio alla palestra scoperta della scuola perché la recinzione è vulnerabile. I ragazzi del quartiere infatti spesso nel pomeriggio vi entrano e vi trascorrono diverse ore, correndo anche rischi perchè utilizzano le strutture in modo improprio e financo arrivano a disturbare attività didattiche in corso. L’illuminazione all’esterno è scarsa. I docenti che si ritirano a casa dopo le attività pomeridiane spesso devono attraversare quasi al buio le strade adiacenti. Ma queste e altre segnalazioni per ottenere adeguati interventi da parte del Comune spesso sono cadute nel vuoto. Così per i ladri accedere al sottopasso e asportare 250 metri di tubi di rame è stato un gioco da ragazzi, evidentemente. La dirigente propone adesso che vengano istallate delle videocamere per la sorveglianza dell’istituto e la sicurezza delle persone perché non si ripetano i problemi emersi sino ad oggi e si garantisca meglio un bene pubblico, anche perché le spese da investire per salvaguardare tali beni e il tempo che occorre per ripristinarli sono talmente ingenti che è necessario prevenire piuttosto che curare.

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