sabato 22 agosto 2009

agrigento: opere d'arte: "semu in mani a nuddru"

Grazie alla polemica tra il Sindaco Marco Zambuto e la Sovrintendente Gabriella Costantino, l’uomo della strada che vive ad Agrigento ha appreso alcune importanti ed istruttive notizie intorno alla cura, alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio culturale conservato ad Agrigento.

1) Comune e Sovrintendenza dovrebbero collaborare nell’apertura di una pinacoteca. La Sovrintendenza sostiene invece che il trasferimento delle opere d’arte dal monastero Santo Spirito all’ex Collegio dei padri Filippini è stato realizzato dal Comune con una “operazione illegale oltre che anticulturale, in cui le pubbliche raccolte sono utilizzate alla stregua di privati patrimoni, costringendo questa Amministrazione a procedere secondo quanto impone la legge, nonostante i tentativi informali posti in essere per segnalare le irregolarità delle operazioni”. Pochi mesi fa la Curia e la sovrintendenza hanno organizzato insieme la presentazione del restauro di alcune opere conservate nella Cattedrale. Tutta la città ha apprezzato questa armoniosa collaborazione. Perché in questa occasione ciò non è stato possibile ? La sovrintendente è una esperta proprio in storia dell’arte. I suoi consigli sarebbero stati molto utili.
2) Veniamo a sapere inoltre dalla Sovrintendenza che la collezione Sinatra “è stata arbitrariamente dismessa da quell’allestimento che integrava indissolubilmente supporti espositivi e apparati didattici, coerenti con le ricerche e gli studi condotti, per essere oggi declassata a mero arredamento – quasi si trattasse di una privata abitazione – del già di per sé prestigioso complesso dei Filippini”. Quella collezione è stata sistemata nel monastero Santo Spirito un paio di decenni fa dagli esperti della Sovrintendenza che curarono tutto: dall’illuminazione alla scelta dei supporti espositivi, dagli apparati didattici al percorso. Nel momento in cui si decide di fare il trasloco, si rinuncia all’esperienza degli esperti della sovrintendenza. Ma per affidarsi a chi ? All’esperto d’arte Massimo Muglia ?

3) “Dall’odierno sopralluogo presso il salone del Museo di Santo Spirito, in cui i dipinti della collezione Sinatra si trovavano, emerge uno scenario desolante : supporti espositivi danneggiati; impianto di illuminazione smembrato; materiali didattici curati dalla Soprintendenza arbitrariamente dimessi e trasferiti, così da annullare quella dignità scientifica che la collocazione in quella sede, con quella sequenza espositiva e quei supporti didattici, dava all’intera raccolta. Dal medesimo sopralluogo si apprende che tale incresciosa operazione sarebbe avvenuta nella notte fra il tredici e il quattordici, all’insaputa dei funzionari del Museo di Santo Spirito”. Così scrive la Sovrintendenza. Ci rammarichiamo però del fatto che tali sopralluoghi sono stati molto rari. La Sovrintendenza avrebbe dovuto farne di più. Se quindi ha trovato uno scenario desolante, la colpa è anche di chi avrebbe dovuto vigilare per difendere tale patrimonio. E chi non ha vigilato qualcosa deve pagare, se le opere adesso sono danneggiate.


4) Dalla risposta del Sindaco alla Sovrintendenza veniamo a sapere che “ le opere erano state, intanto, private delle cornici originali, molti dei quadri si trovavano fra escrementi di roditori e di volatili e alcuni erano ricoperti di salnitro”. Complimenti, davvero ! E chi avrebbe dovuto evitare questi scempi ? Il sindaco individui piuttosto i responsabili e li denunci alle autorità competenti.

5) “Quanto al percorso - ha chiarito Zambuto - era definito didattico o scolastico”. Sarà forse vero, ma è quello che anche l’amministrazione ha accettato ed ha conservato sino a ieri. Vorrà dire che l’aveva considerato culturalmente valido sino a ieri. Se non andava bene, se era culturalmente molto modesto, perché l’assessore Biondi, ad esempio, non ha mai pensato di sostituirlo con un percorso di maggiore spessore culturale ?

6) “La famiglia Sinatra, proprietaria della collezione - a quanto ha riferito Zambuto - aveva manifestato tra l’altro al Comune la volontà di sottrarli all’amministrazione ritenendo che le opere non fossero adeguatamente tutelate e valorizzate”. Allora le opere sono state cedute al Comune o sono state date in prestito dalla famiglia Sinatra ? Se sono state date in prestito, la famiglia Sinatra è stata messa al corrente sulle modalità di trasloco delle opere ? Giacchè la sovrintendenza manifesta serie preoccupazione circa le “precauzioni di imballaggio, trasporto, funzionari responsabili e copertura assicurativa” .

7) Il sindaco dice che le opere verranno di nuovo trasferite dal Collegio dei padri Filippini alla Pinacoteca Comunale, ubicata di fronte al Municipio. Ci auguriamo che tale operazione si farà con la collaborazione della Sovrintendenza.

Insomma, come direbbe un qualunque agrigentino: le nostre opere d’arte “sunnu in mani a nuddru”.
P.S. IL ministro della Giustizia Alfano andrà ad inaugurare una sala espositiva realizzata in modo illegale ?
Elio Di Bella

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