lunedì 19 gennaio 2009

agrigento: Accade nelle scuole.L'intervento è perfettamente riuscito, ma il paziente è deceduto.

“L’intervento è perfettamente riuscito, ma il paziente è deceduto”. Questa freddura ci è venuta in mente leggendo la recente dichiarazione dell’assessore comunale alla pubblica istruzione Enza Ierna: “abbiamo realizzato dal marzo del 2008 ad oggi nelle scuole 787 interventi di manutenzione. Nelle scuole del quarto circolo siamo intervenuti ben 49 volte”. Il quarto circolo didattico di Agrigento comprende la scuola elementare “Fava”, quella in cui, dopo una notte di pioggia, buia e tempestosa, sono crollati di schianto i pannelli di cartongesso del controsoffitto di alcune aule, del corridoio e della sala mensa. Questo è avvenuto dopo uno dei 49 interventi di manutenzione perfettamente riusciti. Un intervento così impeccabile che ha lasciato le caditoie pluviali otturate, così che l’acqua piovana non ha trovato alcuna via per lasciare il lastrico solare e riversarsi fuori. E’ ristagnata pacificamente, ha avuto tutto il tempo di penetrare senza trovare resistenza nel tetto ben poco impermeabilizzato ed ha raggiunto il controsoffitto e… PATATRAC: i pannelli son venuti giù che era una bellezza. Intervento perfettamente riuscito. Non c’è stato alcun ferito. E quindi il Sindaco, il vice Sindaco, l’assessore e compagnia bella si sono meravigliati che un cedimento non strutturale, ma di “pochi pannelli di polistirolo” (sic!) abbia suscitato così tanto clamore. Non è morto nessuno, alla fin fine. Non c’è stato bisogno di proclamare il lutto cittadino. In fondo il tetto della scuola ha retto e quindi gli interventi sono stati efficaci. Pensate: i crolli sono avvenuti quando i bambini erano a casa per la Befana e non a scuola. Non è stato neppure necessario verificare come funziona l’addestramento antiterrremoto o in caso di frana. Quasi, quasi lo rifacciamo e vediamo un po’ come si comportano i pargoli presi dal panico per la caduta di un po’ di cartongesso sulla testa. Forse prenderanno i pezzetti da un metro quadrato di cartongesso per coriandoli con cui giocherellare. "Il miracolo della Befana", qualcuno l’ha definito e la vecchietta è stata proposta alla carica di assessore nel nuovo rimpasto della giunta Zambuto.
I bambini sono stati trasferiti nel plesso centrale del quarto circolo “ Di Giovanni”. Per un paio di giorni hanno trovato posto nell’aula magna. Ma c’era molto freddo, perché in questa scuola l’impianto di riscaldamento non c’è. Anche qui gli interventi del Comune sono stati sempre davvero straordinariamente efficaci. Da settembre l’assessore comunale ai lavori pubblici mi dice che c’è un progetto e ci sono ben 180 mila euro per dotare la scuola di un impianto di riscaldamento e per rifare la palestra. Ma perché iniziare i lavori ad ottobre ? da noi c’è ancora caldo. A novembre ? non è neppure finito l’autunno ! dicembre ? Ma ci sono appena quindici giorni di scuola. A gennaio ? Ci hanno detto che il 15 gennaio hanno finalmente concluso la gara per assegnare l’appalto. Per completare i lavori occorreranno alcuni mesi. Arriveremo quindi in primavera e del riscaldamento non ci sarà più bisogno per quest’anno, con grande risparmio per le casse comunali.
L’impianto di riscaldamento invece c’è a Monserrato, nella scuola media Quasimodo, plesso distaccato. La stessa bidella che trovate all’ingresso può mostrarvelo. L’impianto va in giro sul soffitto di tutto il corridoio e anche nella palestra coperta. Ma non ha mai funzionato. Il Comune quando ha costruito la scuola (dieci anni fa) ha “dimenticato” di agganciare l’impianto ad una caldaia. Ma per il resto l’intervento di realizzazione dell’impianto è assolutamente impeccabile.
Come perfetta è stata la “sanificazione” delle vasche della scuola Manatthan al Villaggio Peruzzo e delle altre vasche della scuola dell’infanzia del quarto circolo che si riempiono grazie alla stessa cisterna. Le vasche vennero ripulite la scorsa primavera perché l’Asl denunciò la presenza di agenti inquinanti. Le analisi dicevano: qui l’acqua è inquinata, urgono provvedimenti. Il Comune ha mandato gli operai in questa struttura scolastica per mettere a posto la cosa (la Manatthan, diciamo per la cronaca, è diretta dall’assessore alla pubblica istruzione, Enza Ierna). I lavori per mettere in sicurezza i recipienti e l’intero sistema idraulico sono perfettamente riusciti. L’Asl però è tornata con le provette: l’acqua è ancora inquinata. Il problema nella scuola dell’assessore alla pubblica istruzione va avanti da mesi, anzi ormai da quasi un anno. I bambini non possono aprire i rubinetti e devono portare da casa la salviettine umidificate e igienizzate. I più contenti sono i commercianti che vendono centinaia di confezioni di fazzolettini. Sempre nella scuola dell’assessore Ierna, all’esterno ci sono un giardinetto rustico e un cortile. Qualche mese fa l’assessore convocò un po’ di dirigenti e di scolari per lanciare un bel progetto: affidare i giardinetti della città alle scuole. Prendersi cura di un pezzetto di verde della città. Splendida iniziativa: peccato però che il giardinetto della sua scuola vada alla deriva, insieme al pavimento del cortile, che è sconnesso. Le maestre così non vi portano i bambini a giocare, anche perché non potendo usare l’acqua inquinata, non potrebbero poi consigliare ai bambini di andare in bagno a lavarsi le manine. Ci vorrebbero tante bacchettate sulle manine a chi so io, per come vengono trattati in questa città i nostri bambini.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)