sabato 23 agosto 2008

agrigento:giunta provinciale: ho un sogno

Il presidente della Provincia più depressa d'Italia il prossimo 29 agosto leggerà la lista che i leader del centro destra da Roma e da Palermo gli hanno mandato per fargli sapere quali sono gli assessori di loro gradimento. Già perchè lor signori finalmente si sono messi d'accordo, a quanto pare. Le loro maestà si sono finalmente degnate, nella loro benevolenza, di far conoscere a noi sudditi le loro reali decisioni. Il menù che il presidente illustrerà il prossimo venerdì prevede una serie di pietanze già rimasticate da tempo e che da tempo ci fanno vomitare. Ricompariranno infatti a quanto pare una serie di personaggi politici che già qualche tempo fa sono stati trombati dagli elettori. Rivedremo gente che al tempo della prima repubblica stava con i socialisti di Craxi e che poi è saltata sul carro di Berlusconi e quindi meritano un premio.Il presidente ci ha spiegato che bisogna dare la giusta visibilità ai partiti della coalizione che gli hanno dato la fortuna, per lui inimmaginabile,di diventare il nostro presidente. La gente invece che lo ha eletto in modo plebiscitario non avrà alcuna visibilità nella sua giunta. Ci ha spiegato che ha aspettato tanto tempo per darci una giunta forte, capace di durare a lungo. In realtà sa bene che, a queste condizioni, la sua giunta durerà se tutti gli assessori faranno esattamente quello che vorranno i signori della partitocrazia agrigentina che li hanno messi insieme. E quindi la condizione necessaria e sufficiente sarà anche data dalla tenuta dell'alleanza tra potenti che oggi hanno scritto la lista. La loro alleanza durerà sino a quando i loro personali e comuni interessi verranno garantiti. D'altra parte il presidente l'ha sempre detto: al centro della politica c'è l'uomo. Ha dimenticato di fare i nomi degli uomini che stanno al centro della sua azione politica. Ma forse perchè sapeva che noi li conoscevamo già, li abbiamo eletti noi. In questi giorni, il presidente non avendo molto da fare, ha pensato di passare un pò del tempo da trascorrere al palazzo della Provincia controllando se tutti gli impiegati sono nei rispettivi uffici o nel corridoio a parlare del più e del meno. L'unico a non essere controllato naturalmente è il controllore. E invece no. Anche lui sarà ben controllato in questi anni.E non li ha scelti neppure lui i suoi controllori. Pur essendo il presidente della provincia, non gli hanno lasciato neppure questa opportunità. I suoi controllori sono quelli che gli hanno mandato la lista degli assessori e che nei prossimi anni non mancheranno di scrivere anche quella dei desiderata, dei provvedimenti cioè di loro gradimento. Altrimenti per quale ragione gli hanno detto quali assessori nominare ?
Noi sogniamo ancora tuttavia di avere un giorno un altro presidente. Un uomo che eletto dal popolo, trova nel popolo la sua forza. Un uomo che scrive il suo programma e sceglie da sè gli uomini con cui realizzarlo. Un uomo che sceglie i suoi assessori in considerazione esclusivamente delle loro capacità e della loro onestà. Un uomo capace persino di fare esclusivamente gli interessi della gente di cui è orgogliosamente il presidente ed è capace anche di sfidare i potenti, se occorre, pur di affermare il bene comune. Un Uomo, appunto.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Elio,
domanda stilistica semiseria sul tuo articolo perche scrivi leaders se il plurale lo dai già con l'articolo "i leader"...gli inglesi mettono la esse finale perchè l'articolo the non ha il plurale o no?

Sul giornalista bergamasco di cui scrivi in un tuo post di alcuni giorni fa):

vabbé, non condividiamo (io per primo) il Lodo Alfano ma il giornalista in questione ha dei modi veramente maleducati di fare il suo mestiere...non condivido questo modo di lavorare...penso che la vigilessa avesse tutto il diritto di non volere apparire nel filmato ed il giornalista (anche con le motivazioni successive) si sia comportato in maniera puerile!

Anonimo ha detto...

Gentile dott. Di Bella, le proponevo di compiere un'indagine giornalistica sulla moltiplicazione del numero degli invalidi nella scuola, i cosidetti centoquattristi, che stanno togliendo il posto a tutti e lasciano padri di famiglia monoreddito senza incarico. Provincia di handicappati la nostra, chiedendo scusa ai diversamente abili. Tra le altre cose molte di queste 104 sono, così dicono, concesse per stati depressivi, ora mi chiedo come si possa affidare una classe in mano ad una presona che soffre di stato depressivo.
La ringrazio se vorra farlo.
Giovanni