lunedì 18 agosto 2008

agrigento: valle dei templi: le eco-car: la burocrazia uccide il turismo


Avrete visto anche voi da qualche tempo le eco-car del tour Valley. In un'ora con appena cinque euro possiamo noleggiare una macchina elettrica e andare a spasso per la Valle. Magnifica idea molto diffusa in vari siti archeologici d'Italia. Ma nella Valle dei Templi come per ogni cosa c'è chi fa di tutto per creare complicazioni. Accade così che la sovrintendente di Selinunte consente alle macchinette di poter liberamente muoversi tra i siti di sua competenza, ma poi, diventata presidente dell'Ente parco, limita la circolazione, impedendo alle eco car agrigentine (che si muovono alla velocità stratosferica di 30 chilometri all'ora, non fanno rumore e non inquinano)di percorrere la via Sacra, quella per intenderci dove si trovano i templi di Ercole, Concordia e Giunone. Ma non è finita. L'itinerario proposto dal tuor Valley comprende visite ai templi di Esculapio, Vulcano, alla tomba di Terone, al quartiere ellenistico romano. Ebbene, queste zone sono chiuse. La sovrintendenza non ha custodi a sufficienza e quindi non può aprire questi siti alla visita. I turisti allora s'incazzano. Hanno speso cinque euro, ma hanno ben poco da vedere.Finalmente dopo tre anni Bellavia ha almeno ottenuto l'autorizzazione a far salire sulle eco-car per una visita nella via Sacra i disabili. Niente più carrozzine da spingere quindi lungo l'impegnativa e assolata collina che porta ai magnifici templi. Ma attenzione: guai a dimenticare il tesserino. "Anche se ti vedono senza una gamba, non ti riconoscono come disabile e non ci fanno trasportare il disabile, se non mostra il tesserino che ne attesta la condizione",ci dicono. Se quindi il poveretto ha dimenticato il documento, non gira in macchinetta, anche se è di tutta evidenza che non può deambulare. Avrebbero voluto ottenere l'autorizzazione al trasporto anche degli anziani, si almeno ottant'anni, che fanno molta fatica a camminare per un lungo tragitto. Ma ci hanno raccontato che neppure ad una scienziata americana, premio Nobel, venuta con giornalisti e autorità al seguito, hanno concesso si salire sulla eco-car per andare dal posto di ristoro al tempio della Concordia. Bellavia ha chiesto all'Ente parco di poter trasportare lungo la via sacra anche i non disabili. Farebbe molto comodo alle mamme con bambini in braccio, ad esempio, affrontare più comodamente l'impegnativa salita, noleggiando la macchina elettrica. Gli hanno risposto che non sanno al momento se per dare l'autorizzazione devono fare una gara d'appalto o se possono decidere attraverso altre scelte burocratiche. La richiesta Bellavia l'ha fatta tre anni fa. Ancora il consiglio di amministrazione dell'Ente parco non è riuscito a prendere una decisione. Ecco un esempio di come la burocrazia uccide ad Agrigento il turismo. A Selinunte, ripeto, le macchinette girano da più di cinque anni e sono state autorizzate da alcuni degli stessi dirigenti che ad Agrigento non sanno cosa fare.

1 commento:

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Dovrebbe essere un'esempio per tutte le città sopratutte quelle inquinate...