martedì 22 luglio 2008
agrigento:uuuu un'estate al mareeee...e basta.
Manifesti murali si affacciano in tutti gli angoli della città per dirci che a Trapani, Scicli, sull'Etna, a Taormina, in mezza Sicilia insomma, arrivano cantanti, si organizzano feste, sagre,ecc. Nella Città dei Templi, che vuole contendere i turisti a Taormina; che si proclama città d'arte; dove siamo governati da un Sindaco che nel programma elettorale ha promesso che "le attività culturali non più all’ultimo posto nell’impegno di una amministrazione comunale ma ai primi posti.In conseguenza:le attività culturali dovranno avere più spazio e più finanziamenti"; in questa città dobbiamo ringraziare l'Onnipotente perchè c'è il mare. E dobbiamo anche ringraziarlo due volte perchè ha voluto ci fosse anche la Chiesa, così almeno abbiamo qualche parrocchia che organizza progammi di festeggiamenti con qualche commedia, qualche karaoke,un pò di sano svago estivo in piazza, il grest. Un'estate insomma alla "viva il parroco" quella agrigentina. Eppure fino a non molti anni fa senza avere l'Ente parco e tante associazioni culturali i manifesti murali d'estate annunciavano eventi culturali di prima grandezza: Le Feste di Persefone, la Kore, La settimana pirandelliana, l'insieme degli appuntamenti al centro storico e sul lungomare, il Blues and Wine e lo scorso anno la "notte bianca" in via Atenea. Ma potremmo citarne altre di importanti iniziativa, anche di solidarietà. Per i bambini il Comune organizzava anche la colonia estiva e per gli anziani le vacanze termali.Ma anche quest'anno non mancano importanti appuntamenti estivi:quello con l'acqua ogni dieci giorni,quello con il traffico quando a sera scendi a san Leone, quello col sudore quando devi trovare un posteggio la mattina quando scendi al mare, quello col posteggiatore abusivo che s'incazza se non gli dai almeno un euro, quello con le risse davanti l'Aster, quello con la piscina comunale che chiude proprio in agosto, quello con il fumo dei teloni nelle piantagioni di meloni nelle campagne di cannatello, quello con il solito politic che ti spiega che per lui al centro della politica c'è la persona, forse perchè la politica quando spara ca****te ti prende in centro, proprio in quel posto.
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