giovedì 31 luglio 2008

agrigento:solidarietà:per fortuna c'è totò

















Un anno fa una sfortuna signora di Villaseta fece un accorato appello da teleacras:"Costruitemi un ascensore perchè non posso uscire da casa da quando mi trovo costretta muovermi con una carrozzella".La signora Maria Di Stefano quattro anni fa tornò da Messina, (dove era andata per una banale operazione agli arti inferiori) paralizzata alle gambe e costretta a muoversi con una carrozzella. Solo tre mesi prima quello sfortunato intervento ( per il quale ha fatto causa )era come la vedete nella foto che presentiamo. Da un anno seguo il suo caso. C'ero quando il Sindaco diceva alla signora:"Se non provederà l'Iacp, costruiremo noi l'ascensore". C'ero quando l'assessore alla solidarietà sociale garantiva alla signora, che gli faceva vedere quanto costavano le medicine che doveva prendere, "L'aiuteremo certamente. Se non può avere il bonus socio-sanitario, le daremo un sussidio". C'ero quando il presidente del consiglio comunale, Carmelo Calllari, prometteva:"l'interesse del consiglio comunale per il suo caso". C'ero per poter oggi dire che non hanno mantenuto quelle promesse. L'ascensore lo stanno realizzando in questi giorni gli operai della ditta dell'imprenditore Totò Monacada. C'è voluto un anno per ottenere dall'Iacp e dal Comune le autorizzazioni. E c'è dell'altro. I medici dell'Ufficio invalidi nel 2006 non hanno riconosciuto alla signora l'invalidità al cento per cento e così sinora non ha potuto avere l'assegno di accompagnamento. Come hanno fatto a non rilevare l'invalidità, se lo è chiesto pure il giudice del Tribunale di Agrigento che lo scorso 28 aprile ha emesso una sentenza condannando l'Inps al pagamento delle spese (900 euro) e riconoscendo il diritto della signora Maria ad avere l'indennità richiesta, perchè ai medici mandati dal Tribunale sono bastati pochi minuti per appurare che la signora Maria è invalida. Adesso però passerà probabilmente almeno un altro anno prima che la burocrazia emetterà il provvedimento. Per ora la signora Maria riceve solo 240 euro al mese di pensione. Si è rivolta al Comune per un sussidio. Il marito mi ha detto che è andato dal Sindaco che gli ha assicurato che il sussidio sarebeb arrivato e poi è andato a fare richiesta negli uffici della solidarietà sociale e gli hanno detto che non gli spettava. Fra qualche giorno, dopo quattro anni finalmente la signora Maria potrà uscira da casa . Non dovrà ringraziare Marco zambuto, nè Carmelo Callari, nè gli uffici della solidarietà sociale, dovrà ringraziare Totò Moncada.La società civile vince, la politica perde la faccia.

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