sabato 3 maggio 2008

agrigento: cu piglia un palu è so'




Perchè andare al Comune per farsi autorizzare l'affissione di un manifesto murale ? Perchè mai pagare all'Impa ( la società che gestisce per conto del Comune il servizio affissioni pubblicitarie) la tassa prevista dal regolamento comunale ? Ci sono così tanti pali della luce e tanti semafori su cui piazzare il cartello o l'avviso pubblicitario ! Già i nostri cari candidati a tutte le elezioni ci hanno mostrato come fare. Gli arracchini - fans hanno incollato la foto del candidato di cui erano tanto innamorati su tutti i pali della città. Perchè mai segnalare la questione del manifesto appeso ai pali all'assessore competente ? (Cosa che ho fatto, ma non è successo niente). Ad Agrigento esiste una nuova legge che sostituisce il regolamento comunale sulle pubbliche affissioni, si chiama cu piglia un palu è so'.
Volevo anche segnalare che di giorno in giorno aumentano anche i grandi impianti pubblicitari, quelli enormi che ad Agrigento si vedono in particolare in via Imera, al Quadrivio Spina Santa, in via XXV aprile. Credete che siano tutti autorizzati ? Credo invece che c'è un'altra legge che si sta imponendo. Questa però l'abbiamo ereditata dai coloni americani. Loro potevano arrivare nel nuovo continente e prendersi un pezzo di terra, che non era di nessuno, con l'impegno di lavorarla. Ad Agrigento si prendono un pezzo di collinetta,che è del demanio, mettono su un impianto pubblicitario, con l'impegno di non pagare un euro, e ce lo tengono per anni. L'Impa ha trasmesso un elenco di questi impianti abusivi, ma le autorità competenti non ne hanno rimosso neppure uno. Poi fanno pagare la tassa alla vecchietta del centro storico che dinanzi l'uscio di casa da cinquant'anni ha un piccolo scalino alto 10 centimetri e lungo quindici.E' una vergogna!

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