giovedì 15 maggio 2008

agrigento: Arnone sta con Machiavelli ?




















Da qualche tempo mi chiedo: con chi sta Peppe Arnone ? Oggi durante la conferenza stampa indetta per spiegare ancora una volta la sua decisione di candidarsi alla presidenza della provincia, ha risposto all'arcano mistero. Ha raccontato un aneddoto che riassumo:" Mia moglie, ha spiegato Arnone, la mattina del ballottaggio tra Zambuto e Camilleri per l'elezione a Sindaco, prima di andare a votare mi ha detto:ma lo sai che mi stai facendo votare per uno (cioè per Zambuto) che fra sei mesi tornerà nel centro-destra ? Ed io ho risposto: lo so. Ma adesso dobbiamo vincere questa battaglia contro il centro-destra. Poi si vedrà". Con questa storiella mi è apparso chiaro che Arnone sta senz'altro con Nicolò Machiavelli. Non si è lasciato sfuggire infatti l'occasione di usare Zambuto come mezzo per raggiugere un importante fine politico. Non ha votato Zambuto per la proposta politica che lanciava; non lo ha votato perchè convinto che avrebbe avuto il coraggio di cambiare la città e di porre Agrigento al di sopra dei partiti; conosceva già allora la storia del pupo e del puparo. Arnone ci ha confidato che ha contribuito all'elezione di Zambuto perchè rappresentava al momento un ottimo mezzo per il centro-sinistra per raggiungere proprie finalità politiche che altrimenti non sarebbe stato possibile affermare. Arnone non è certo seguace del filosofo tedesco Kant, che scrisse il famoso imperativo categorico: " Agisci in modo da trattare l'uomo così in te come negli altri sempre anche come fine, e mai solo come mezzo ". L'uomo non deve mai essere solo strumento di un'azione morale o politica. Il vero fine di ogni atto buono è l'uomo. Suggeriamo, allora, ad Arnone di porre come simbolo elettorale, nella campagna per la presidenza della provincia, il segretario fiorentino Nicolò Machiavelli e di riportare la famosa frase: il fine giustifica i mezzi.
A questo punto bisogna, però, anche voltare la frittata e riflettere sul fatto che forse Zambuto è stato allora più scaltro dell'Arnone. Visto com'è andata, alla fine la faccenda, parrebbe, piuttosto, che sia stato il giovane Marco a usare il centro-sinistra per diventare sindaco, per poi scaricare tutti i fans del centro-sinistra, che avevano fatto il tifo per lui, tornare a riabbracciare il centro-destra e realizzare i suoi veri fini politico-amministrativi. In mezzo a tutte queste questioni, comunque, una cosa è certa: è il popolo che è stato turlupinato da tutti questi giochi. Ma il popolo tornerà presto di nuovo a votare, speriamo non si farà fregare un'altra volta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi sembra come Striscia la Notizia: Tali e Quadri !!!!