elezioni regionali: la novità si chiama sonia alfano

Sonia Alfano, candidata alla presidenza della Regione, ha ottenuto il voto di 66.846 siciliani. Ha raccolto il consenso di moltissimi giovani, soprattutto universitari. Chi ha votato per Sonia sapeva che la sua elezione sarebbe stata piuttosto improbabile, perchè si tratta di un volto nuovo, poco conosciuto e tra l'altro oscurato dalla stampa e dalle televisioni. Il voto per Sonia è un voto per un progetto che molti conoscono soprattutto grazie alla rete, ad Internet, grazie alla popolarità di Beppe Grillo. E' quindi il voto di gente che sa per cosa e per chi sta votando, perchè in mancanza di una diffusa comunicazione da parte dei mass media, l'elettore di Sonia si è personalmente documentato ed è quindi ben motivato. Molti hanno potuto prsonalmente incontrare e confrontarsi con Sonia in dibattiti pubblici aperti o semplicemente avvicinandola e conversando con la candidata. Non sono andati ai suoi incontri per farsi vedere dal potente candidato, salutarlo e baciarlo, con l'intenzione di farsi notare e sperare che domani l'eletto si ricorderà dell'elettore. Sono andati agli incontri di Sonia per ascoltare le ragioni di una cittadina siciliana comune ma che conosce come solo la gente comune può conoscere la realtà siciliana. Una siciliana che va al mercato e sa quando costa un chilo di pane. Chi è andato ai dibattiti con Sonia sa che quella degli amici di Beppe Grillo è oggi più una realtà a cui dare qualcosa, piuttosto che una potente lobby a cui chiedere un favore. Chi ha votato per Sonia infatti già da oggi comincerà a lavorare perchè il suo progetto cresca, sia conosciuto, abbia un futuro. Ma la cosa davvero importante è che questo progetto sta nascendo col contributo della gente, con il coinvolgimento dei giovani, con il rischio personale. Non è un totalitaristico programma elaborato in lontane stanze e poi imposto nelle varie realtà locali. Non è una nuova ideologia. E' il programma di una nuova generazione che ha alle spalle un passato di macerie, che vive in un presente con scarse speranze e sa di doversi tirare su le maniche perchè le promesse dei potenti di oggi sono menzogne e solo con il personale impegno sul territorio, senza delegare nessuno, è possibile costruire un futuro migliore.