lunedì 24 marzo 2008

agrigento:incidenti e morti bianche: il lavoro non c'è, ma in compenso ci sono tanti incidenti


Il 23 febbraio, travolto dalla moto zappa, è morto mentre stava lavorando nel proprio terreno. Questo è solo l’ultimo caso registrato in provincia. Era un pensionato di 84 anni.Secondo i dati dell’Inail nel 2007 gli infortuni sul lavoro in provincia di Agrigento sono stati 3500. La nostra è una delle provincia più colpite (insieme a Siracusa)dal fenomeno degli incidenti sul lavoro eciò naturalmente a causa della mancanza di misure di sicurezza adeguate. Numeri in crescita rispetto anche solo al 2006 quando gli incidenti furono in provincia 2.352, con sette vittime, nel 2005 furono 2.222 con nessuna vittima , nel 2004 invece 2.172 con una vittima. Le morti bianche in Italia dal novembre 2006 all’ottobre 2007 (ultimo dato diffuso dall’Inail) sono state 1341 e gli infortuni in tutto il 2007 ben 914 mila. Nel 2006, in Sicilia, sono stati denunciati 34.092 infortuni e nel 2007 oltre 44 mila.nella nostra isola abbiamo avuto 80 morti nel 2005, 86 nel 2006 e 97 nel 2007. Questi dati però non possono prendere in considerazione gli episodi che colpiscono i lavoratori in nero, perchè si tratta solo dei dati denunciati all'Inail. Secondo alcune stime, considerando gli incidenti che hanno colpito anche chi lavora al nero, gli incidenti salirebebro in Sicilia a 65 mila.
Nonostante tutto ciò le maggiori associazioni sindacali agrigentine non sembrano particolarmente attente al moltiplicarsi degli incidenti sul lavoro. Hanno persino mantenuto un profilo piuttosto basso ultimamente anche nella vicenda dei 43 lavoratori che avevano occupato l'aula consiliare per non finire sulla strada. Come è noto questi lavoratori molto probabilmente conserveranno almeno per un anno ancora il posto, ma non pare debbano dire grazie ai sindacati. Ultimamente poi certi sindacati brillano più per l'impegno nel fare propaganda per qualche schieramento o per qualche candidato che non per la difesa dei lavoratori e dei loro diritti.Penso che i lavoratori vorrebbero vedere i leader sindacali più vicini a loro che non ai partiti, che spesso costituiscono piuttosto la controparte.

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