martedì 26 febbraio 2008

agrigento:chiesa:una vicenda tutta ancora da capire

Domenica scorsa è accaduto un evento di cui non abbiamo precedenti nella recente storia agrigentina. E' stato letto in tutte le chiese di aragona il messaggio di un sacerdote, don lorenzo gallo, "alla comunità carismatica fondata nella parrocchia del Rosario di Pompei nel 1983 e a tutti i gruppi carismatici da essa scaturiti". Ecco di seguito il testo che è attualmente affisso anche nelle bacheche delle chiese aragonesi:
Io sottoscritto sac. Lorenzo Gallo,
>premesso che nel 1983 ho costituito nella parrocchia Madonna del Rosario di Pompei di Aragona, una comunità carismatica, che ha seguito la mia predicazione e la mia guida;
> costatato che, soprattutto dopo le mie dimissioni da parroco, presentate per motivi di salute,
1. alcuni della comunità hanno avuto e continuano ad avere difficoltà a vivere in comunione con i propri parroci e le rispettive parrocchie territoriali riunendosi per la preghiera e la catechesi in un magazzino di Aragona;
2. altri si sono distaccati costituendo gruppi non cattolici con sede in magazzini, in Aragona e in altri paesi della Diiocesi di agrigento e Caltanissetta;
sento il dovere di esprimere con chiarezza il mio pensiero e il mio giudizio:
1. Riguardo ai primi, guidati da Paolino Giuliano da Campofranco, per vivere i vincoli di comunione e di fede dell'unica Chiesa di Cristo, li invito a chiudere l'attività che svolgono nel magazzino e a sottoscrivere la professione di fede secondo il formulario elaborato dalla Curia Arcivescovile, dinanzi al Parroco della propria Parrocchia, così come ho fatto io dinanzi all'ordinario diocesano in data 26/09/2007, in attesa delle determinazioni dell'autorità ecclesiastica.

2. Riguardo ai secondi (gruppo della Chiesa di Sion di Aragona, guidata da Giovanni Moncada; Gruppo di Comitini guidato da Infantino Giuseppe; Gruppo di Favara, guidato da Dante Giuseppe; Gruppo di Racalmuto, guidato da Giovanna Campanella; gruppo del Villaggio Mosè guidato da Giuliana e Cardinale Carola, gruppo di Campofranco) dichiaro che non solo non hanno avuto e non hanno la mia approvazione, ma non possono sostenere che la loro scelta di costituirsi in gruppi acefali sia stata determinata dagli insegnamenti ricevuti da me o dalla impostazione pastorale della comunità carismatica da me fondata.

Pertanto li invito espressamente:

1)a recedere dalla loro decisione di costituirsi in "gruppi acefali";
2)a riprovare e ritrattare gli errori dottrinali professati e a ritornare nella comunione con la Chiesa Cattolica, sottoscrivendo la professione della fede cattolica dinanzi al parroco della propria parrocchia, secondo il formulario elaborato dalla Curia Arcivescovile.

infine dichiaro che:
a)è mia volontà che questo messaggio sia recapitato a tutti i gruppi sopra citati;
b)sia reso pubblico nelle comunità parrocchiali di Aragona e dei paesi interessati.
c)non intendo più guidare questi gruppi carismatici o costituirne altri, in attesa che si chiariscano e si risolvano le problematiche di cui sopra, nel rispetto delle norme della Chiesa.
Campobello di Licata, 20-11-2007
rev.sac. don lorenzo gallo

Anche noi siamo in attesa che si chiariscano tutte le problematiche che questo caso pone. Poichè so molto poco sulla questione, ho chiesto innanzitutto all'arcivescovo di farmi capire cosa è successo e mi ha detto:" La vicenda doveva essere chiarita perché l’annuncio del Vangelo richiede fedeltà, annunciare solo una parte e non tutto può disorientare le persone. Quindi era successo qualcosa per cui nella spiegazione del Vangelo avveniva che si usavano espressioni paradossali. Un eccesso di spiegazioni per via di paradossi ha creato delle incomprensioni, per chi era immaturo e ha creato delle dispersioni. Tutti mi hanno detto: soltanto chi era immaturo, prendeva una frase di don Lorenzo e la faceva diventare un discorso. Il pensiero di questo sacerdote, in certo qualmodo, è stato quindi travisato. E’ stato necessario chiedere a don Lorenzo di sottoscrivere la professione di fede dinanzi all’Ordinario ecclesiastico perché si era creato nella comunità un senso di grande disagio e di solitudine. Era necessario chiarire davanti a tutti quale era la sua posizione, perché lui sosteneva di avere una posizione cattolica. Lui certo ha trasmesso il suo pensiero con delle esagerazioni, ma che sono state molto travisate. Don Lorenzo Gallo volendo porre ad esempio la centralità di Cristo ha usato dei termini paradossali che non fanno parte della visione serena della Chiesa. Non si può dire per questo che abbiamo un prete scismatico”.
Mi rimangono alcune domande che spero prima o poi avranno una risposta:
1)Perchè don Gallo ha atteso venticinque anni prima di rivolgere queste parole e queste richieste alle comunità carismatiche?
2)perchè la Chiesa gli ha chiesto solo dopo venticinque anni di fare chiarezza sulla questione davanti la comunità, richiedendo a don Gallo di sottoscrivere la professione di fede?
3)Nella conclusione, al punto c don gallo dice: "non intendo più guidare questi gruppi carismatici".Usa il plurale perchè ha guidato più di una comunità carismatica (oltre quella della sua parrocchia)? O è un errore di battitura?
4)come è potuto accadere che ci siano stati così tanti cristiani immaturi da travisare le espressioni paradossali usate da don Gallo durante le sue prediche e le sue catechesi? Tutta colpa solo del demonio, che svia le menti degli uomini anche dei più santi?
Ma forse queste domande nascono solo dal fatto che non conoscono bene la vicenda. Qualcuno mi può illuminare ? Perchè, davvero, io rimango sorpreso che una questione, nata e diffusasi solo per iniziativa di alcuni sprovveduti, che hanno profondamente travisato il pensiero teologico di un sacerdote dai saldi principi cattolici, sia durata così tanto e si sia diffusa in ben sei città.In che terrà viviamo? Ci sono cristiani e comunità cristiane così immature da travisare gli insegnamenti limpidi dei nostri sacerdoti, fino al punto da abbandonare la chiesa cattolica per rifugiarsi in tenebrosi magazzini?

17 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Bhe che dire la cosa è sconcertante. Io sono uno di quelli che ha ricevuto insegnamenti sulla Parola di Dio dal 1986 al 2002 da Don Lorenzo, grandissimo prete fino a quando non ha ceduto alle minacce della curia. La cosa che mi fa impressione e che deve far riflettere tutti è il perchè la curia sia intervenuta solo adesso e non prima? Posso darvi anche la risposta, adesso Don Lorenzo non ha più a seguito il gruppo di fedeli ai quali predicava la Parola di Dio e cosa ancora più grave è malato quindi facilmente ricattabile, mentre prima oltre al fatto che si sarebbe fatto uccidere anzichè sottoscrivere questa corbelleria, rappresentava un grande popolo di fedeli ed un grande potere. Comunque la chiesa non l'ha fatto perchè temeva che succedesse quello che era successo ai tempi di Lutero con tutte le conseguenze che ne sarebbero scaturite. Don Lorenzo stesso afferma "Se venisse un angelo dal cielo ad annunciarvi un vangelo diverso da quello che è scritto non ascoltatelo" come può pretendere adesso che la gente gli dia ascolto, ammesso che queste parole "testo affisso nelle bacheche delle chiese" siano suoi pensieri. Spero che questa miserabile storia non finisca nel peggiore dei modi nel senso che dalle minacce non si passi hai fatti perché sarebbe veramente da meschini.
Infine voglio fare un augurio a Don Lorenzo affinché l’amore e la misericordia di Dio Padre gli accrediti come giustizia la Vita Eterna per la verità che ha insegnato e le anime che ha portato alla salvezza.
Firmato
Uno che ti ha sempre stimato

Anonimo ha detto...

Anch’io voglio fare un po’ di chiarezza in merito.
Don Lorenzo Gallo nelle sue prediche e catechesi ha insegnato fedelmente la verità basandosi su quello che è il fondamento biblico senza distorcere, come dice il Vescovo, od usare termini paradossali atti a travisare ciò che era la Verità. Don Lorenzo ha fatto fare a molti esperienza di Cristo, riportando la chiesa alle prime origini così come descritta negli Atti Degli Apostoli, senza tanti inutili fronzoli di contorno di cui la chiesa cattolica si era appropriata (tradizioni pagane) nel tempo.
A differenza di ciò che afferma il sig. Vescovo Don Lorenzo non ha assolutamente trasmesso il suo pensiero ma ha insegnato fedelmente la Verità nella sua interezza senza tralasciare nulla, per questo motivo la sua piccola comunità, a margine di un paesino di qualche migliaio di abitanti, ha potuto prosperare e vivere momenti di gloria dove accorrevano genti da tutte le città vicine fino a di diventare un punto di riferimento per le genti più bisognose di preghiere, arrivando a toccare uno svariato numero di fedeli. Cari lettori voglio ancora sottolineare che se predicare Cristo è un esagerazione, bene, che esageriamo pure, spero che in futuro possano nascere altri preti con lo stesso coraggio e determinazione che Don Lorenzo aveva, di porsi di traverso a tutto ciò che allontana dalla fede in Cristo Gesù.
Voglio aggiungere inoltre che la maggior parte delle persone che frequentavano la sua comunità era tutta gente MATURA e COLTA fra i quali vi erano anche dottori, professori e gente con un buon grado di istruzione non raggirabile.

In riferimento alle questioni:

1)Perchè don Gallo ha atteso venticinque anni prima di rivolgere queste parole e queste richieste alle comunità carismatiche?
-Risp. perché era giusto quello che insegnava e tutti lo sapevano;

2)perchè la Chiesa gli ha chiesto solo dopo venticinque anni di fare chiarezza sulla questione davanti la comunità, richiedendo a don Gallo di sottoscrivere la professione di fede?
-Risp. perché prima temevano che potesse abbandonare la chiesa cattolica andandosene nelle chiese protestanti;

Alle altre domande non c’è neanche bisogno di dar risposta, chi legge capisce bene qual è la situazione.

Anonimo ha detto...

La chiesa cattolica a confronto con la Bibbia
da uno scritto di Claudia Guiati
"Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da
sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo." (2 Corinzi 2:17)
Questo breve esame delle dottrine cattoliche a confronto con il Cristianesimo insegnato dalla
Parola di Dio ha lo scopo di fare riflettere ognuno di noi, e soprattutto quanti con sincerità
appartengono alla chiesa cattolica.
La chiesa cattolica romana nel corso dei secoli è riuscita a porsi nella mentalità popolare al di
sopra di ogni sospetto, arrogandosi un monopolio spirituale sulla famiglia ed un ruolo di
consultazione per i problemi della società, arrivando ad accompagnare l'individuo dai primi
giorni di vita con il battesimo, fino alla morte.
Negli ultimi anni molte persone, grazie alla lettura della Parola di Dio hanno aperto gli occhi sul
potere della chiesa romana ed hanno superato qualsiasi forma di ipocrisia per comprendere il
Vangelo di Gesù Cristo.
Questa esposizione, con tutti i suoi limiti di concisione, vuole risvegliare l'interesse per la
conoscenza della Bibbia nel cuore dei praticanti sinceri di questa religione secolare, affinché
conoscano la verità e la salvezza in Gesù Cristo.
Le preghiere liturgiche
325 d.C. - prima formulazione del Credo cattolico
4° sec. d.C. - si comincia a praticare il segno della croce
11° sec. d.C. - l'Ave Maria diventa una preghiera rituale
1090 d.C. - Pietro l'Eremita introduce l'uso del rosario in grani
16° sec. - il finale “Maria Madre di Dio, prega per noi peccatore ora e nell'ora della nostra
morte” viene aggiunto all'Ave Maria
… e la Bibbia?
La Bibbia afferma che Dio deplora le preghiere che non sorgono spontaneamente dal cuore,
quelle che vengono ripetute o vengono recitate nel quadro di un servizio religioso.
“Il Signore ha detto: «Poiché questo popolo si avvicina a me con la bocca e mi onora con le
labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il timore che ha di me non è altro che un
comandamento imparato dagli uomini.”
(Isaia 29:13)
Gesù disse: “Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di
essere esauditi per il gran numero delle loro parole.”
(Matteo 6:7)
I preti
3° sec. d.C. - la parola “prete” viene usata per la prima volta per indicare un ministro di culto
500 d.C. - il termine “papa” viene riservato al vescovo di Roma.
500 d.C. - appaiono i vestiti ecclesiastici, resti dell'antico costume sacerdotale del paganesimo
romano
1563 d.C. - il concilio di Trento condanna la dottrina Biblica, secondo la quale tutti i credenti
sono sacerdoti nel nuovo patto
… e la Bibbia?
La Bibbia afferma che tutti i veri credenti sono sacerdoti in Cristo: “A lui che ci ama, e ci ha
liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio
e Padre suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.”
(Apocalisse 1:5-6)
Inoltre Cristo ha detto: “Ma voi non vi fate chiamare "Maestro"; perché uno solo è il vostro
Maestro, e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno
solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la
vostra Guida, il Cristo; ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore.Chiunque si innalzerà sarà
abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato.”
(Matteo 23:8-12)
Luoghi e oggetti di culto
4° secolo - si comincia ad usare l'incenso durante il culto, e l'acqua benedetta
4° secolo - Paolino, vescovo di Nola introduce il culto delle immagini e delle statue nelle chiese
600 d.C. - culto in lingua latina che diventa la lingua liturgica
600 d.C. - inizia il “culto dei luoghi” ed il pellegrinaggio alle tombe dei martiri, ed il “culto delle
reliquie”
11° sec. d.C. - si inizia ad usare un altare per la celebrazione della messa
12° sec. d.C. - viene adottato ufficialmente il rosario di origine musulmana o buddista
… e la Bibbia?
La Bibbia insegna a non adorare le immagini e le statue: “Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti
ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me. Non
farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o
nelle acque sotto la terra.”
(Esodo 20:2-4)
Gesù disse: “Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in
spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito; e quelli che l'adorano,
bisogna che l'adorino in spirito e verità».
(Giovanni 4:23-24)
("in spirito", ossia sotto la guida dello Spirito Santo, e "in verità", ossia sotto la guida della
Parola di Dio, che è verità, Giov. 17:17)
“Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della
terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; e non è servito dalle mani dell'uomo.”
(Atti 17:24)
…tutto il resto è idolatria!
Culto della Madonna
374 d.C. - Epifano dichiara Maria perpetuamente vergine
4° sec. d.C. - si sviluppa il culto della Vergine
431 d.C. - al concilio di Efeso, Maria viene dichiarata Madre di Dio. È l'adattamento cattolico
del culto mitologico della dea Diana
500 d.C. - prima festa in onore di Maria
1160 d.C. - per la prima volta compare l'idea dell'immacolata concezione
1477 d.C. - Sisto IV ufficializza l'immacolata concezione di Maria
1891 - Leone XIII istituisce la vergine mediatrice: si può arrivare a Cristo solo per mezzo di
sua madre
1943 - Pio XII dichiara Maria co-redentrice con Gesù (partecipa all'espiazione dei peccati degli
uomini con Gesù)
1946 - “Santa Maria di Fatima” viene incoronata regina del mondo
1968 - Paolo VI riconferma la co-redenzione di Maria
1986 - Giovanni Paolo II consacra il mondo a Maria di Fatima
… e la Bibbia?
Nessun versetto della Bibbia afferma che bisogna rendere un culto a Maria.
Anzi, Gesù non la chiama mai “madre”, ma semplicemente “donna”: “Gesù le disse: Che c'è fra
me e te, o donna?”
(Giovanni 2:4)
“Dalla folla una donna alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti portò e le mammelle che
tu poppasti!» Ma egli disse: «Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono
in pratica!»”
(Luca 11:27-28)
Maria stessa non pretese mai adorazione, anzi disse: "Fate tutto quel che vi dirà [Gesù]"
(Giovanni 2:5).
Non possiamo dunque rendere alcuna forma di culto a Maria, in quanto solo Dio è degno della
nostra lode e adorazione:
“Allora Gesù gli disse: Vattene, Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo
rendi il culto".
(Matteo 4:10)
Maria non può essere co-redentrice con Gesù in quanto la Bibbia afferma:
“C'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato
sé stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo.”
(1 Timoteo 2:5-6)
Gesù disse:
“Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”
(Giovanni 14:6)
La Bibbia afferma che non si può essere salvati per mezzo di Maria:
“In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato
dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati.”
(Atti 4:12)
Per quanto riguarda la "perpetua verginità" di Maria, la Bibbia afferma:
“Giuseppe… prese con sé sua moglie; e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe
partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.”
(Matteo 1:24-25)
La Bibbia nega anche l'immacolata concezione:
“Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la
sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.”
(Romani 3:23-24)
Dunque come tutti anche Maria è nata nel peccato. Infatti in Luca 1:47 ella riconosce Dio come
suo personale Salvatore: anche lei aveva bisogno di essere salvata: “L'anima mia magnifica il
Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore.”
La salvezza per mezzo delle opere
1563 d.C. - il concilio di Trento afferma ufficialmente che la salvezza dell'anima si ottiene per
mezzo delle opere buone e non per la sola fede in Cristo
… e la Bibbia?
Contrariamente all'opinione largamente diffusa, dovuta all'influenza di tutte le religioni, l'uomo
non è salvato per mezzo delle opere. Le opere non sono né il fondamento né un ingrediente
più o meno essenziale della salvezza, ma sono soltanto i frutti che nascono spontaneamente da
un'anima già salvata per sola grazia e fede nell'opera del Signore Gesù.
La Bibbia afferma categoricamente che la salvezza è interamente per grazia:
“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di
Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti.”
(Efesini 2:8-9)
Siamo resi giusti davanti a Dio non per delle opere buone, ma per mezzo della fede in Gesù
Cristo:
“Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,
mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale
stiamo; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio.”
(Romani 5:1-2)
La salvezza di Dio è un dono gratuito, e non qualcosa da conquistare con dei meriti o degli
sforzi personali:
“Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro
Signore.”
(Romani 6:23)
“Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha
risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la
bocca si fa confessione per essere salvati.”
(Romani 10:9-10)
Conclusione
Queste sono solo le più importanti dottrine del Cattolicesimo Romano, che come abbiamo visto
sono molto diverse dagli insegnamenti che il Signore ci ha dato nella sua Parola. Sarebbe
interessante parlare anche della “transustanziazione”, del “papato”, della proibizione della
lettura della Bibbia per secoli, del celibato dei preti, della Controriforma con le sue
persecuzioni, e delle tante altre eresie insegnate dal Cattolicesimo Romano.
Ma credo che, se hai letto fino in fondo questa serie di accostamenti tra le dottrine del
Cattolicesimo Romano e la Parola di Dio, tu abbia nel cuore il desiderio di verità: la sola cosa
da fare è leggere la tua Bibbia e chiedere con sincerità a Dio di riverlarti il Suo pensiero e la
salvezza che ti offre in Cristo Gesù... e Lui lo farà, perché ti ama!
I documenti presenti su questo sito possono essere fatti circolare liberamente, purché senza
ricarichi. Tutti i documenti sono distribuiti come freeware e restano di proprietà dei loro rispettivi
autori

Anonimo ha detto...

Marco 1:15 «Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete all'Evangelo».

Atti 3:19-20 Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati, e perché vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore, ed egli mandi Gesù Cristo che è stato predicato...

Atti 17:30 Ma ora, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, Dio comanda a tutti gli uomini e dappertutto che si ravvedano.

QUESTE NON SONO PAROLE DI UOMINI, MA SONO PAROLE DEL DIO D'AMORE, PER TUTTI.

Anonimo ha detto...

Marco 1:15 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete all'Evangelo».

Atti 3:19-20 Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati, e perché vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore, 20 ed egli mandi Gesù Cristo che è stato predicato...

Atti 17:30 Ma ora, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, Dio comanda a tutti gli uomini e dappertutto che si ravvedano.

QUESTE NON SONO PAROLE DI UOMINI, MA DEL DIO ETERNO CHE VI AMA E CHE VUOLE MANIFESTARSI NELLA VOSTRA VITA.

Anonimo ha detto...

Veramente la fine dei tempi è vicina, Gesù stesso lo aveva detto in Matteo:
Marco 14:27-31
27 Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse". 28 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea». 29 Allora Pietro gli disse: «Quand'anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò!» 30 Gesù gli disse: «In verità ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte». 31 Ma egli diceva più fermamente ancora: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.
Sii fedele fino alla morte,
fedele all'evangelo fino a soffrir per esso la morte, se necessario. Cfr. Apocalisse 12:11; Ebrei 12:4.
e io ti darò la corona della vita.
L'immagine è tolta dalle gare ove si dava come premio al vincitore una corona corruttibile, mentre Cristo, il Vivente, promette a chi è fedele fino a sacrificar la propria vita corporale, un premio di valore infinito consistente nella vita beata, perfetta ed eterna. "Chi vorrà salvare la sua vita la perderà, ma chi avrà perduto la propria vita per me, esso la salverà" Luca 9:23-26... "Beato l'uomo che sostiene la prova; perchè essendosi reso approvato, riceverà la corona della vita che il Signore ha promessa a quelli che l'amano" Giacomo 1:12. Altrove si parla della 'corona della giustizia', della 'corona della gloria' 2Timoteo 4:7; 1Pietro 5:4; 1Corinzi 9:25; 2Timoteo 2:5.
11 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà punto offeso dalla morte seconda.
In forma negativa abbiamo qui la medesima promessa contenuta nel 'ti darò la corona della vita'. Chi vince lottando contro la tentazione di apostatare nella persecuzione, non riceverà danno ( adikew cfr. Apocalisse 6:6; 7:2-3; Luca 10:19) dalla morte seconda che non avrà alcun potere sopra di lui. La morte seconda è così chiamata perchè segue la morte corporale. E mentovata ancora Apocalisse 20:6: 'su loro non ha potestà la morte seconda', Apocalisse 20:14; 21:8, ov'è identificata collo 'stagno di fuoco e di zolfo'. Gesù ha esortato i suoi a non temere coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l'anima; «temete piuttosto, ha soggiunto, Colui che può far perire e l'anima e il corpo nella geenna» Matteo 10:28. La morte seconda è la separazione eterna dell'anima da Dio ch'è la fonte di ogni vita 2Tessalonicesi 1:9; Matteo 25:41,46.
Apocalisse 9
20 Il resto dell'umanità che non perì a causa di questi flagelli, non rinunziò alle opere delle sue mani; non cessò di prestar culto ai demòni e agli idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare; 21 non rinunziò nemmeno agli omicidi, né alle stregonerie, né alla fornicazione, né alle ruberie.

Anonimo ha detto...

Anche S. Paolo e gli altri Apostoli avevano scritto in merito a quello che sta accadendo:

2Tessalonicesi 2
Apparizione dell'Anticristo
1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio.
5 Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose? 6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 8 E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. 9 La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 10 con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. 11 Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.
Esortazione alla fermezza, alla preghiera e al lavoro 1P 1:2-9; 5:10-11
13 Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità. 14 A questo egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro vangelo, affinché otteniate la gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
15 Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiamo trasmessi sia con la parola, sia con una nostra lettera. 16 Ora lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio nostro Padre che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza, 17 consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola.

1Timoteo 4
1 Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, 2 sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. 3 Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. 4 Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, 5 perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.
6 Proponendo queste cose ai fratelli sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito come sei dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. 7 Rifiuta invece le favole profane, roba da vecchierelle.
8 Esèrcitati nella pietà, perché l'esercizio fisico è utile a poco, mentre la pietà è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente come di quella futura.

1Giovanni 4:1-6
4,1 Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. 2 Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; 3 ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. 4 Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto questi falsi profeti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. 5 Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. 6 Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.

Anonimo ha detto...

Sono arrivato a questo blog cercando di scoprire (tramite Google) dov’era finito un sacerdote di nome Lorenzo Gallo. Mi dispiace però averlo trovato coinvolto in una rovente polemica. Il mio ricordo di quest’uomo, che non ho mai conosciuto, è eccezionale.
Negli anni seguenti la mia conversione (1990) all’Evangelo di Cristo, frequentando campeggi cristiani, assemblee di credenti, conferenze, raduni vari, sentivo spesso parlare e sempre con ammirazione, dell’opera evangelistica nell’agrigentino di un certo don Lorenzo Gallo e naturalmente cercavo di capire cos’aveva di speciale questo prete da essere tanto ricordato e acclamato da gruppi così distanti dalla Chiesa cattolica.
E’ noto infatti che la Chiesa Cattolica pratica e diffonde una dottrina poco cristiana e molto cattolico-romana, nel senso che le tradizioni e i dogmi hanno sempre prevalso sul semplice e schietto insegnamento dei Vangeli e della Bibbia tutta, pur non disconoscendo la grandissima opera dei tanti missionari sparsi in tutte le parti del mondo. Nessuno dimenticherà l'opera di Teresa di Calcutta.
Le tante, tantissime persone che via via conoscevo testimoniavano di quest’uomo che sia pure nella ambiguità del mantenimento della propria sede, predicava il puro Vangelo e lo predicava con tanta forza ed unzione da convincere coloro che ascoltavano che per ottenere quella salvezza di cui parlano le Scritture, era indispensabile iniziare un percorso basato sull’unica fonte attendibile: la Bibbia, dove, leggendo, per prima cosa avrebbero scoperto che la salvezza non è per opere ma per la fede nell'opera redentrice di Cristo Gesù.
A me non risulta che lui dicesse di abbandonare la Chiesa cattolica ma è evidente che l’ascolto del Vangelo poneva le persone (per la potente azione dello Spirito Santo) di fronte all’interrogativo che del resto si erano già posto gli Apostoli Pietro e Giovanni agli albori della Chiesa, come ci narrano gli Atti: “Giudicate voi, se è giusto davanti a Dio ubbidire a voi, piuttosto che a Dio”.
Questa è la mia testimonianza che mi consentirete essere anonima proprio perché non ho vissuto personalmente i fatti di cui si parla nel blog.
Auguri don Lorenzo. Quello che lei fece è ormai incancellabile e nessuna abiura potrà mai estirpare dal cuore degli uomini e delle donne che Dio aveva posto nel suo cammino in quel periodo, la potente opera salvifica che scaturisce dall’apprendimento della verità evangelica.
Tantissime volte avrà letto la Scrittura che dice.”chi vuol vivere piamente in Cristo sarà perseguitato”. Ebbene, anche in questa circostanza avrà potuto verificare l'esattezza della Parola di Dio. Cari saluti a tutti e che l'Iddio della pace purifichi le nostre menti ed il nostro cuore.

Anonimo ha detto...

A Elio
Hai detto bene Elio: possibile che sono tutti immaturi coloro che hanno ascoltato la predizaione di don Lorenzo al punto di tavisare le sue predicazioni e decidere di andare a gonfiare le file delle chiese evangeliche? La cosa strana è che queste persone immature hanno incontrato altre persone immature e insieme hanno inziato un nuovo cammino che, si spera, farà incontrare altre persone immature. Se essere immaturi significa accettare e seguire il puro vangelo desidero rimanere per sempre IMMATURO. Certo se questa immaturità era reale, tutto sarebbe finito nell'arco di qualche mese: da anni le nuove comunità vanno avanti con l'aiuto dello Spirito Santo e molte persone si aggiungono ad esse. Sono tutti immaturi? Può darsi, ma preferirei che tale giudizio sia lasciato all'unico giusto giudice: Gesù Cristo. Sai, anche nel vangelo si racconta della persecuzione subita dai discepoli di Gesù, ma in Atti 5:33, 39 un certo Gamaliele dice qualcosa di molto importante: se questa opera viene da Dio nessuno potrà fermarla. Chissà se la curia ha chiesto a Dio. Sappi comunque che don Lorenzo predicava solo il puro vangelo e se metteva al centro della predicazione Cristo era solo perchè convertiva le persone presentando un Gesù vivo. Proprio così: un Cristo vivo e vicino. E' stato sempre attaccato per questo: e pensare che anche padre Raniero Cantalamessa in una trasmissione televisiva esortava la platea (frati, preti e suore) ad annunciare un Gesù vivo così come viene presentato nelle chiese evangeliche. Non mi risulta che padre Raniero abbia subito persecuzioni per queste parole. Tra le domande che ti sei posto, caro Elio, ne manca una: perchè i manifesti sono stati affissi in chiese cattoliche se il contenuto è rivolto a persone che hanno lasciato la chiesa cattolica e quindi non avrebbero messo piede in tali luoghi? Perchè non ha prevalso il buon senso di consegnare le lettere (non erano necessari i manifesti!!!) personalmente ai responsabili delle comunità citate? E' evidente: lo scopo non era quello di riportare nell'OVILE LE PECORELLE SMARRITE ma semplicemente di denigrare ed offendere la persona di don Lorenzo facendo sì che per il suo pensionamento il Vescovo ricevesse il regalo più bello (l'ha detto lui stesso in una intervista). Personalmente penso che potranno togliere tutto a don Lorenzo ma non potranno estirpare quei semi che la sua predicazione ha piantato; e questi continuano a crescere e a portare molto frutto. Se hai qualche domanda puoi porla che proverò a rispondere, per quanto di mia conoscenza Che Dio benedica don Lorenzo.

Anonimo ha detto...

Per ragioni di opportunità ometto il mio nome e cognome, dato che ho frequentato la comunità di Aragona dal 1997 al 2002, e visto che avrei tante cose da dire su chi accusa - ingiustamente - don Lorenzo, un autentico uomo di Dio che mi ha fatto conoscere il Cristo vivente dei vangeli!

Non voglio entrare nel merito nè dare giudizi, anche perchè risiedo fuori dalla Sicilia e non conosco bene i contorni della vicenda, alquanto penosa; la faccenda di don Lorenzo conferma, comunque, la triste realtà del cattolicesimo di casa nostra, cioè a dire di un contesto religioso che al 99% usa (e abusa) il nome di Gesù per farsi propaganda, a discapito della gran folla di fedeli che pendono dalle labbra del papa e dei loro sacerdoti; io stesso posso testimoniare della grande ipocrisia che domina certe frange della Chiesa Cattolica, per il semplice fatto che da ben dieci anni - dico dieci - scrivo ai vescovi di tutte le diocesi italiane al solo scopo di SCUOTERE la loro coscienza: non c'è stato sinora un solo vescovo o parroco che mi abbia risposto, a significare che quando un credente vuole fare sul serio, è la stessa chiesa la prima a chiudergli la porta in faccia!

Ho chiesto più volte di essere ospite in trasmissioni locali e/o nazionali su temi di carattere religioso, ma i direttori hanno timore di far parlare chi predica "controcorrente": ma, se non erro, non è la stessa Chiesa Romana che sprona i fedeli a evangelizzare (ricordate il proclama solenne "aprite le porte a Cristo" del Giubileo del 2000?

Parole, parole, parole, come cantava Mina una volta...!

La vicenda di don Lorenzo è la dimostrazione lampante dell'ipocrisia che avvolge il Vaticano, e la mia esperienza personale di credente "nato di nuovo" nella Comunità di Aragona conferma - senza ombra di dubbio - che quanti si fanno beffa di Dio risponderanno di ogni azione, di ogni parola detta fuori posto e di ogni verità negata al popolo (Ezechiele 3,18).

Purtroppo, nel mondo religioso nostrano certi preti sono convinti che il paradiso è loro assicurato perchè essi indossano una veste talare, malgrado questo non garantisce affatto la salvezza dell'anima. Provo pena sincera per questi uomini togati che non sanno quale "dio" stanno servendo, in realtà...

Io spero che il Signore conceda la forza a don Lorenzo di sopportare quest'ultimaa persecuzione, benchè egli sia provato anche nel fisico, allo stesso modo di come la sostenne Paolo di Tarso ma soprattutto il nostro Signore Gesù, esempio perfetto del "servo fedele" (Isaia 53,11).

"Beati voi quanto sarete perseguitati a causa del mio nome" (Matteo 5,11)

Grazie dell'attenzione.

Anonimo ha detto...

Caro Elio, desidero invitare te ed i lettori del blog a leggere il brano biblico di Atti 5, dal vers. 33 al 42: si parla di un certo Gamaliele, fariseo e dottore della legge, che esortava alla prudenza gli uomini d’Israele, perché non uccidessero gli apostoli. I capi religiosi degli Ebrei non potevano sopportare che il Nome di Gesù venisse pronunciato, e che il Vangelo venisse proclamato, loro che ne avevano ucciso il precursore e Messia. Così imprigionavano e giudicavano coloro che avevano il coraggio di presentarsi come seguaci di Cristo (= i cristiani), e quelli che si radunavano per ricordare la Sua morte e risurrezione con il pane e il vino, e con i canti e le preghiere.
Si stava creando in Gerusalemme una fede opposta a quella dell’ebraismo e questo indignava quelli che si proclamavano fedeli seguaci del Dio d’Abraamo, d’Isacco e di Giacobbe; essi non erano stati capaci di vedere in Cristo, il Messia che Dio mandava per la loro salvezza.
Gamaliele, spinto inconsapevolmente da Dio, solleva il dubbio che questa nuova fede, questa Nuova Via (come veniva chiamata – vedi Atti 19:9) possa venire da Dio, e dunque che essi stiano combattendo contro Dio … “ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio.”

Gamaliele aveva ragione! Quella “Nuova fede” in realtà non era altro che il normale proseguimento della “Vecchia fede”, quella dei padri ebrei, quella dei patriarchi. Chi credeva in Cristo come Salvatore e Signore, non faceva altro che credere in Colui che Dio aveva mandato per la salvezza del popolo ebreo. Ma quei capi religiosi non riuscivano a capire il piano di Dio, il Suo Amore, la Sua Misericordia e non potevano accettare il Cristianesimo.
Le parole di Gamaliele convinsero in parte i capi religiosi: non li convinsero della verità che c’era nel messaggio di Cristo, ma li convinsero ad avere prudenza del condannare a priori. "Essi furono da lui convinti; e chiamati gli apostoli, li batterono, ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesù e li lasciarono andare."
Quale fu la fine di questa storia? "Essi dunque se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo." (Atti 5:42)

Morale della favola:
ancora oggi gli uomini potenti, sia nel mondo politico, sia in quello religioso si oppongono al messaggio di Cristo. Quanti cristiani nel mondo soffrono per la loro fede, vengono picchiati, uccisi perché hanno il coraggio di proclamare che Gesù è il Messia, mandato da Dio, per la salvezza di tutto il mondo.
Nel corso della storia il vero cristianesimo è stato sempre combattuto dal vecchio nemico di Cristo, il diavolo, che si serve degli uomini per contrastare "il lieto messaggio che Gesù è il Cristo".
Ma chi ha creduto e ha gustato l’Amore di Dio e la Sua Grazia, non può tacere! Anzi "si rallegra di essere stato ritenuto degno di essere oltraggiato per il nome di Gesù."

Forse anche tu devi sopportare forti oppressioni in famiglia, a scuola o sul lavoro, quando dichiari di essere un cristiano. Non ti meravigliare e non ti rattristare!

Ricorda che Cristo ha detto: "Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi." (Matteo 5:11-12)
Grazie. Dio vi benedica.

Anonimo ha detto...

Mai, assolutamente mai, Don Lorenzo, in condizioni di libertà, avrebbe firmato quello scritto.
La morte si ma la firma su quello scritto, assolutamente no!.
Il primo gradino dell'amore è la giustizia, essa trionferà perchè è da Dio, tutti gli operatori del male verranno puniti dalla verità di Dio che si muove da sola, perchè Dio non abbandona mai i suoi discepoli, permette che siano provati, ma non li abbandona mai.
Senza alcun timore, difendo l'opera di Dio svolta da Don Lorenzo, che hanno dato frutti abbondanti di vita eterna, che nessuno mai più potrà cancellare, perche sono rappresentate nelle centinaia di migliaia di conversioni di vità, che nessuno mai potrà riportare alla vecchia natura di peccato.
Oggi Don Lorenzo è solo ed è anche ammalato, ma rimane nella fede salda in colui che lo ha salvato dando la Sua vita sulla croce per lui e per tutti noi che lo accettiamo come unico e personale Signore e Salvatore della nostra vita.
A tutti quelli che hanno operato contro Don Lorenzo dico: "Non c'è niente di male a chiedere perdono, la misericordia di Dio è senza limite alcuno, il ravvedimento messo in pratica con atti precisi significa far felice Dio".
Dio bendica tutti coloro che leggono questi pochi righi.

Anonimo ha detto...

Ho conosciuto Don Lorenzo Gallo, in un momento particolare della mia vita, premetto che sono persona di cultura e conosco bene la storia della chiesa. In quell'occasione, Don Lorenzo, ha ritenuto di sfruttare il momento di bisogno e mi ha fatto incontrare personalmente con Gesù Cristo il Nazareno, vivo e glorioso, mediante la sua preghiera fatta con l'imposizione delle mani, che ha provocato in me la caduta di tutti i veli che erano presenti nel mio cuore e nella mia mente, per poter vedere il volto di Cristo risorto.
Questa premessa, sia pur brevissima, solo per arrivare subito a trasmettere, a chi ha orecchie per udire,la mia consapevolezza dello stato di sofferenza e di amarezza, che Don Lorenzo stà vivendo, nel sentirsi tradito dalla Chiesa che ha servito e serve con grande zelo e devozione.Se c'è qualcosa che fa male nella vita è il tradimento. Quello che fa male di più, provocando ferite profondissime, è il tradimento di chi si è avuto stima e rispetto o di un amico fedele e intimo. E' il tradimento che soffrì Gesù da parte di Giuda, suo discepolo amico con quale aveva condiviso la vita da Maestro.
Non è certamente paragonabile, ma certamente somiglia molto al dolore della croce, che Gesù ha dovuto subire per causa del tradimento del discepolo.
Oggi la Chiesa, che normalmente difende e tutela i sacerdoti da ogni fulmine di variegato genere, tradisce questo sacerdote, per avere svolto il suo ministero con zelo, donando tutta la sua vita per la salvezza di molti, con frutti evidenti e abbondanti che non si esauriranno mai.
Desidero soffrire con Lui, condividere le sue amarezze e le sue persecuzioni, giorno e notte alzo le mani al Signore che lui mi ha fatto incontrare e conoscere, Gesù Cristo il Nazareno, perche gli dia la grazia di sopportare ogni cosa e rimanere nella gioia della risurrezione, che è pace e sicurezza in questa vita e la corona della vita eterna.
Gloria, gloria e sempre gloria a Gesù Cristo il nazareno, Dio dell'universo.

Anonimo ha detto...

ho conosciuto don Lorenzo nel 1986 non voglio giudicare il suo operato e ha nessuno è stato dato questo potere, Lui che conosce i cuori; il Nostro Dio che rimarra fino alla fine dei tempi, a lui il potere, noi poveri cristiani dobbiamo seguire le orme di Gesù con mansuetudine aspettando i tempi che Dio vorra per capire la verità tutta intera. Sono nata cattolica e ho rispettato le altre religioni ho pregato con loro purtroppo criticano molto la chiesa cattolica, le loro catechesi sono impostate contro la chiesa cattolica, va a finire che invece di arricchirsi di Cristo si arricchisconono di quello che a parer loro non va nella religione cattolica. Io ritengo che la mia chiesa ha 2000 anni di storia dove Lo Spirito Santo ha parlato attraverso persone veramente ispirati e che hanno fatto crescere la chiesa la nostra è veramente chiesa con le sue evoluzioni se lo Spirito Santo é Gesù e vivo accettiamo quello che Gesù in 2000 anni ha voluto dirci coi suoi servi. Ho pregato tanto per te Don Lorenzo sono contenta che la Nostra mammina ti guida ci è stata donata sotto la croce e ad ogni croce c'è sempre Auguri.

GeroMarsala ha detto...

Provengo da una famiglia profondamente religiosa e cattolica ma questo non mi ha mai influenzato, da circa 25 anni (ne ho 36) non ho professato nessuna fede religiosa pur rispettandole e studiandole tutte (almeno le monoteiste).
Ho conosciuto Don Lorenzo da poco, sono sposato da un anno ma non avevo ancora ricevuto la cresima, a novembre dello scorso anno ho iniziato il corso di catechesi per ricevere questo sacramento.
Ho trovato un prete, Don Lorenzo, che mi ha parlato al cuore, mi ha iniziato a far conoscere Gesu' (non quello accademico che conoscevo ma quello vivo e sempre presente), il valore dell'eucarestia e la potenza dello Spirito Santo.
Ho ricevuto la cresima i primi di giugno di quest'anno e anche se la catechesi era conclusa ho chiesto a Don Lorenzo la sua disponibilità a continuare ad incontrarci a cadenza settimanale, lui ha subito accettato e si è messo a totale disposizione, adesso siamo un bel gruppo di giovani e meno giovani che ci incontriamo ogni settimana.
Ho ringraziato per questo Don Lorenzo, lui mi ha risposto: "devi ringraziare solamente Gesu'", penso che ci sia poco da aggiungere. :-)

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Spinto dall'amore per Gesu' e dalla potenza dello Spirito, Don Lorenzo, ha dato in pubblicazione un libro che narra la sua vita, le catechesi e raccoglie tantissime testimonianze di persone che hanno incontrato la fede attraverso l'opera di Don Lorenzo.
Per maggiori informazioni visitate il sito: http://donlorenzogallo.bluserver.it

Anonimo ha detto...

questo prete ha allontanato tanti cattolici facendo meno alla sua professione di fede. se davvero credeva a quello che predicava doveva spogliarsi dall'abito che indossava e fare ciò che diceva invece gli è convenuto stare con due piedi in una scarpa travisando molte persone, confondendoli e portandoli allo sbaraglio