lunedì 17 agosto 2009

risposta al direttore : Chiediamo al Papa di venire a Lampedusa

risposta a don Carmelo: Chiediamo al Papa di venire a Lampedusa


Caro don Carmelo,
Siamo dinanzi ad una questione epocale e di carattere mondiale: milioni di esseri umani, di fratelli chiedono il nostro aiuto. Lo chiedono anche alla Chiesa che nel mondo occidentale ha un grande potere e può farsi ascoltare dai potenti, se vuole. Occorrono risposte dirompenti, da grande potenza mondiale morale qual è la Chiesa. lLasciamo stare i documenti che non leggono neppure tantissimi preti, ed i convegni per pochi intimi, o le varie opere di carità che con tante difficoltà si realizzano in varie parti. Su questa questione il problema è di alzare la voce in tutte le sedi nazionali ed internazionali come si fa in certe occasioni quando si ha interesse a difendere una posizione che la Chiesa ritiene irrinunciabile. Si poteva, ad esempio, dire ai parlamentari cattolici che votare una legge che conside delinquente il clandestino venuto a chiedere pane e lavoro è contro Dio e contro l'uomo. Lo si fa quando c'è da difendere una legge sull'inseminazione, cioè su persone che ancora devono nascere. Si potrebbe fare dunque altettanto quando bisogna protestare per difendere chi è già in questo mondo ed ha bisogno di noi. Si poteva raccomandare ai medici cattolici di fare obiezione di coscienza nell'eventualità che lo Stato gli chiedesse di denunciare il clandestino che arrivava in ambulatorio. Il problema non è stato nemmeno preso in considerazione. Mentre su questo, per l'aborto, si è fatta una grande battaglia. Si potrebbe fare opposizione come quando in Italia le leggi razziali costrinsero gli ebrei a nascondersi e i conventi e lo stesso Vaticano li ospitava per sottrarli alla morte. E ciò pur sapendo di andare contro la legge dello Stato e di poter subire gravi conseguenze. Perchè non fare oggi altrettanto con gli esseri umanil che lo Stato vuole mettere in galera perchè chiedono pane ma non hanno il permesso di soggiono ? Insomma su tale questione non possiamo ancora andare avanti con le punture di spillo, occorre fare una grande battaglia di amore e di civiltà con interventi forti, decisi. Perchè non pensare ad un referendum abrogativo del decreto contro l'accoglienza o perchè la Chiesa non chiede ai parlamentari cattolici di fare una proposta di legge fondata sui princii dell'accoglienza? Perchè il Papa non va a visitare i Cie ? Ne ha fatti così tanti di viaggi ! un bel viaggio a Lampedusa per andare ad abbracciare chi è arrivato sui barconi per chiedere pane e amore sarebbe certamente oggi il viaggio più bello e straordinario del nostro secolo. Ma queste cose la Chiesa oggi non ha proprio il coraggio di farle. Almeno la Chiesa italiana, mi pare. Ma spero di essere smentito. Comunque chiedo all'arcivescovo di invitare il Papa a Lampedusa e spero di sentire là queste parole: "Politici convertitevi, verrà un giorno il giudizio di Dio. Il Signore vi dirà avevo fame e mi avete respinto. Anzi avete fatto una legge sui respingimenti in mare. Ogni volta che avete respinto uno di questi miei figli avete respinto me in mare". Oggi invece bisogna andare al tempo di Sofocle per sentire Antigone rimproverare il re Creonte : "Bisognava dire NO, allora ! Io non ho detto SI'. Cosa volete che facciano a me la vostra politica, la vostra necessità, le voste povere storie ? Io posso dire ancora NO a tutto quello che non mi piace e sono il solo giudice. E voi, con la vostra corona, con le vostre guardie, col vostro armamentario, voi potete solo farmi morire, perchè avete detto SI'. Che non ci accada di doverci vergognare e di dover chieder perdono fra qualche secolo per avere dimenticato la legge fondamentale del Vangelo: ama il prossimo tuo co
me te stesso. Che non accada ad un altro Papa di dover chiedere perdono agli immigrati, come oggi abbiamo fatto con Galileo, le crociate e gli Ebrei. Con l'affetto di sempre, il tuo amico Elio Di Bella

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