Ho intervistato l'arcivescovo mons. Camerlo Ferraro mentre si trovava in visita al presepe di Villaseta. Probabilmente entro Natale avremo un nuovo vescovo, non potevo dunque lasciarmi sfuggire l'occasione per quella che potrebbe essere una delle sue ultime interviste prima di lasciare la nostra Diocesi.Argomento: i collaboratori di giustizia. Il Vescovo ha scritto la prefazione al libro di Bugea "Oltre il buio della mafia" e già in questa occasione ha detto che la "terza via" scelta dal collaboratore di giustizia Alfonso Falzone costituisce una novità. La prima via è quella di chi collabora per evitare l'ergastolo e cerca i vantaggi della legge sui pentiti, la seconda è quella di chi collabora perchè ormai non può fare altro e si consegna allo Stato per evitare guai peggiori ed è spinto a ciò anche dalla famiglia e dai figli, poi c'è la terza via: quella della resa ad uno Stato che riconosci capace di aiutarti a darti una mano ad uscire dalla mafia e rifarti una vita nuova, grazie a cui ti reinserisci nella vita sociale ordinaria. (per l'intervista completa vedi il mio articolo di oggi sul giornale di sicilia)
mercoledì 5 dicembre 2007
l'arcivescovo preferisce la terza via
Ho intervistato l'arcivescovo mons. Camerlo Ferraro mentre si trovava in visita al presepe di Villaseta. Probabilmente entro Natale avremo un nuovo vescovo, non potevo dunque lasciarmi sfuggire l'occasione per quella che potrebbe essere una delle sue ultime interviste prima di lasciare la nostra Diocesi.Argomento: i collaboratori di giustizia. Il Vescovo ha scritto la prefazione al libro di Bugea "Oltre il buio della mafia" e già in questa occasione ha detto che la "terza via" scelta dal collaboratore di giustizia Alfonso Falzone costituisce una novità. La prima via è quella di chi collabora per evitare l'ergastolo e cerca i vantaggi della legge sui pentiti, la seconda è quella di chi collabora perchè ormai non può fare altro e si consegna allo Stato per evitare guai peggiori ed è spinto a ciò anche dalla famiglia e dai figli, poi c'è la terza via: quella della resa ad uno Stato che riconosci capace di aiutarti a darti una mano ad uscire dalla mafia e rifarti una vita nuova, grazie a cui ti reinserisci nella vita sociale ordinaria. (per l'intervista completa vedi il mio articolo di oggi sul giornale di sicilia)
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