Il 12 gennaio 1881 Girgenti ospitò i sovrani Umberto I e Margherita di Savoia. Il tempo non prometteva nulla di buono quando il Re e la sua consorte arrivarono nella piccola Stazione della città (l'attuale Agrigento Bassa), accolti festosamente da tanti agrigentini e dalla banda militare al completo. Già cinquant'anni prima la città aveva visto la visita di Ferdinando II e di sua moglie, ma da allora era assai cambiato l'aspetto di Girgenti. I nuovi sovrani non avrebbero trovato, come le maestà borboniche, le strade piene di fango e sporche, ma lastricate e illuminate. Da diversi giorni, ormai, per quell'attesa visita a Girgenti erano stati preparati, senza badare a spese archi di trionfo, pennoni, arazzi, bandiere e addobbi per tutte le strade che dovevano essere traversate dal corteo reale, e grande illuminazione a gas e a bicchieri. “Si è trasformata con verdure, archi e arazzi la porta di città (Porta di Ponte), donde faranno ingresso i sovrani, ed infine si è preparata una macchina pirotecnica rappresentante un vasto arco di trionfo.”leggiamo nella cronaca di I. Castrogiovanni, autore del libro “I Sovrani in Sicilia nel 1881” (Palermo 1881) Naturalmente in quel giorno giunsero migliaia di forestieri da ogni paese vicino e certamente anche da qualche vicina provincia per partecipare a quel lieto e raro avvenimento. “In città la popolazione è immensa - scrive Castrogiovanni - Dalle vie, dai vicoli sbocca nuova gente. Ad ogni fischio della vaporiera arrivano società operaie con bande musicali, che allietano la città e promuovono nella popolazione un sincero entusiasmo”. Girgenti potè offrire ai suoi Sovrani un soggiorno accogliente e piacevole. Umberto e Margherita attraversarono la città in una “reale carrozza”, salutavano tutti e ricevevano applausi e grida di evviva. Percorsero tutta la via Atenea e vennero ricevuti anche dal Vescovo (nonostante i rapporti tra Stato e Chiesa fossero allora pessimi ) nel Palazzo della Provincia, lo stesso che oggi ospita la Prefettura e gli uffici dell'amministrazione provinciale e che era stato edificato da un Vescovo (Lojacono) per essere un Palazzo di Beneficenza. Gli illustri ospiti ricevettero un'accoglienza davvero calorosa, stando a quanto scrive il Castrogiovanni :”la traversata della via principale della città sino all'ingresso del Palazzo Provinciale fu sempre tra una fitta folla di popolo e fra ovazioni entusiastiche. Tutti i balconi con sontuosi arazzi e svariati addobbi erano gremiti di signore le quali come passava la reale carrozza la colmavano di fiori e di epigrammi”. Poco più tardi, Umberto e Margherita vennero accolti nel Palazzo del Municipio, dove era stato costruito un nuovo teatro Comunale. Vi entrarono per l'elegante portico e subito furono in due sale d'aspetto, nella prima delle quali era già stato apertò un caffè. “ Dalla seconda sala si ascende,per gradinate ed ampi corridoi in marmo, in tre file di palchi i quali sono preceduti da due stanzini per la toletta delle donne, e nel loggione”, secondo la descrizione che ne fa Giuseppe Picone nella sua Guida di Girgenti. La prima pietra del teatro era stata piantata dieci anni prima la visita dei Sovrani, il 18 gennaio 1870. Per trovare la somma necessaria il Municipio aveva venduto alla Camera di Commercio il palazzo che tuttora ospita questo Ente. Il teatro venne chiamato “Regina Margherita” proprio in quel pomeriggio del 12 gennaio 1881, in omaggio alla graziosa Sovrana. Il re e la regina presero posto nel palco reale e assistettero ai due atti del Trovatore e ad una buona parte del ballo Rita. Rimasero molto contenti anche per questa ben riuscita manifestazione artistica.
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