mercoledì 22 aprile 2009

Cari partiti, grazie di non esistere. Meritate una medaglia d'oro

Cari partiti, grazie di non esistere.
Che bello, i partiti ad Agrigento sono scomparsi. Durante tutta la campagna per la consultazione popolare sul rigassificatore il loro silenzio è stato splendido e significativo. Meritano davvero una medaglia d’oro. Grazie,grazie davvero.
Grazie alla loro assenza questa campagna elettorale è stata magnifica, storica. La più bella che Agrigento abbia visto negli ultimi cinquant’anni. Una cosa nuova. Una consultazione popolare su un tema importante. Una volta tanto non c’era da scegliere qualche faccia di bronzo che sappiamo avrebbe fatto solo i propri interessi. Così, finalmente, non abbiamo visto centinaia e centinaia di portaborse e ruffiani correre nelle sedi elettorali ad omaggiare il politico di turno, baciargli le gote e le mani e supplicarlo di ricordarsi di lui. Non abbiamo avuto l’invasione di manifesti abusivi, piazzati ovunque proprio da quelli che dovrebbero dare esempio di civiltà. Non abbiamo sentito promesse che tutti sappiamo non verranno mantenute, né insulti nè calunnie.
No. Una volta tanto abbiamo visto la società civile scendere in campo. Abbiamo sentito ragioni opporsi a ragioni. Appassionanti discussioni.
Abbiamo visto soprattutto tanti giovani. Quelli che, giustamente, si tengono lontani dalle porcate di certa politica nostrana e che concepiscono la politica come passione ideale. Giovani che hanno messo le mani nelle proprie tasche per autofinanziarsi; che sono andati in giro con il megafono per le strade per informare la gente e non perché qualche politico gli ha promesso qualcosa, ma per una battaglia che potrebbe costare loro il futuro. Qualche politico infatti si ricorderà di questi giovani che hanno osato sfidare i potenti. Di questi giovani che non sono andati dai potenti, ma dalla gente. Perché loro sono stati tra la gente. Sì. la gente, quella parola che i nostri politici agrigentini hanno dimenticato da tempo. O di cui si ricordano solo quando cercano consenso elettorale. Allora si fermano a salutarti, ti offrono il caffè.
Gli organizzatori della consultazione popolare sono andati a raccogliere le firme tra la gente, hanno fatto ben tre incontri per esempio a Villaseta e Monserrato per incontrare il popolo, hanno ascoltato tutti. Hanno organizzato (pensate!) un concerto in piazza stazione ! Non uno squallido raduno in un albergo della città con le clientele che stanno per i corridoi, non ascoltano niente e nessuno perché sanno che non c’è nulla di nuovo e sventolano bandiere che dopo qualche mese i politici tradiranno.
Grazie, amici politici agrigentini di non esistere. Grazie per non essere scesi in campo in questa campagna referendaria e non averla inquinata con i vostri bla bla, i vostri sciocchi slogans, i vostri comunicati in cui osannate i vostri padroni. Grazie.
Alle prossime elezioni non vi dimenticheremo.

2 commenti:

neocatecumeno ha detto...

Hai dimenticato un Grazie alla parte "avversaria", che ha condiviso la stessa passione, gli stessi incontri, la stessa voglia di riscatto, pur sostenendo tesi diverse.

peppe riccobene ha detto...

Caro Elio, complimenti per la tua riflessione. Se pur si è trattato di una campagna elettorale “disinquinata” da larga parte della politica che conta, sono proprio i politici che devono assumere le decisioni sull’uso del territorio, tra le quali proprio quella sulla realizzazione del rigassificatore.
Loro non c’erano, o erano veramente in pochi (ricordo il gruppo di Idv, il PS, Peppe Arnone, Nino Bosco ed Enzo Fontana) a sollecitare i nostri concittadini al voto. Ma sono proprio i politici (quelli che non c’erano) a dovere farsi carico del risultato referendario.
Sapranno ascoltare la netta voce del popolo? Sapranno dare seguito alle nostre legittime istanze? Sapranno cogliere da questa consultazione l’idea di sviluppo espressa, ampiamente lontana da rigassificatori e quant’altro?
E’ alla politica che va inviato il messaggio. Se pur è stata PRUDENTEMENTE LONTANA (altrimenti avrebbe dovuto fornire parecchie spiegazioni…), è proprio la politica che oggi ha il dovere di esprimersi, di trarre le dovute conclusioni.
Al mondo dell’informazione, infine, va fatto un appello ad essere più presente anche nell’ambito di temi “caldi”, dando spazio a tutti, senza faziosità. Ma non certo nascondendo le notizie o riportandole in maniera distorta, cosa che purtroppo è avvenuta in questa campagna referendaria, motivo per cui ha fornito oggi la peggior immagine di sè. Bravo Elio, e ricordiamoci che la nostra limpida battaglia è soltanto all’inizio!!!

P.S. Un grazie a coloro che, con pensiero opposto, hanno coraggiosamente animato la campagna referendaria, piuttosto che nascondersi. Chi compie le proprie battaglie a viso aperto è pur sempre una persona meritevole. Mi sarebbe piaciuto un maggiore dibattito politico, con tutti i big schierati, per il SI o per il NO, ma tutti indistintamente animati dall'esigenza di informare la popolazione e di ascoltare il suo parere, tramite la consultazione. Parere che andrebbe ascoltato comunque e poi tradotto in pratica... cosa che purtroppo difficilmente avverrà!!!